Il senso della vita. Domanda.

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Ogni esistenza è destinata a una fine e a essere dimenticata. Ma ci siamo mai chiesti, cosa può dare un'illusione e cosa può dare un profondo significato al senso della vita? Tutte le vite, anche quelle che hanno creato un valore e un benessere condiviso saranno dimenticate per Iskra Fileva, docente di fiosofia all Università del Colorado. “C’è l’illusione e c’è quello che invece può dare un significato profondo all’ esistenza.” Per Sartre, nel momento in cui l'uomo realizza la sua condizione di mortalità, non si può che concepire il senso della vita come un illusione. Ci dovremmo chiedere se davvero esista un senso nella vita, dal momento che molte volte siamo coinvolti in una routine quotidiana spesso inutile e ripetitiva.

E quando ci sentiamo siamo svogliati e apatici, è difficile avere l’impressione che esista uno scopo nella vita. Per lei, in momenti del genere potremmo pensare che chi non percepisce la vita come  priva di uno scopo sta solo alimentando una vana illusione. La questione del senso della vita diventa concreta quando abbiamo progetti a cui teniamo molto con attività interessanti che potrebbe generare la sensazione che abbia un senso solo quando questa appare piena.  Per Fileva, La morte di una persona che lascia un segno indelebile nelle menti e nei cuori è una perdita per tutti. Ma dopo un certo tempo, nessuno saprà chi fosse e forse nemmeno che quella persona è esistita.

La sua vita era ricca di significato. Ma lo  era davvero? Non sono solamente le persone a morire ma anche le civiltà scompaiono, senza che nessuno si preoccupi anche se erano fiorenti. Un giorno scomparirà anche la civiltà attuale. E lo stesso ragionamento sarà applicabile all’intero pianeta. Esistono diversi modi in cui possiamo trovare un rimedio alla mancanza di motivazione, alla tristezza, e a tutte le condizioni che ci fanno percepire la vita come priva di senso. Per la docente potremmo trovare sollievo dai tormenti, se li osservassimo dal punto di vista dell’eternità e se a lungo termine tutto finisce per non contare più nulla, potremmo accettare quello che succede nelle nostre vite con maggiore distacco. E con noi morirannoi successi, e i fallimenti. L’universo, è come una realtà dove la vita e la coscienza scompariranno senza lasciare traccia. Per Fileva, trovare un senso al nostro esistere è il compito nostro e comunque sarà stata la nostra vita, è sempre un miracolo.

Le prospettive scientifiche moderne non lasciano spazio alla possibilità dell’esistenza. E’ quando si fanno strada i tormenti interiori, siamo più disponibili a orientare la nostra mente verso la bellezza del mistero della vita. E nel momento più buio della notte  oscura dell’anima sentiamo il bisogno di interrogarci sul senso della vita che si rivela a noi in quei rari momenti di luminosità. Nel libro Genesi, il grande racconto delle origini, di Guido Tonelli, fisico, chiama la "cosa" che ha dato vita all'universo inflatone, la misteriosa sostanza-campo-particella che dà il via all'inflazione cosmica (si pensava essere il bosone di Higgs, ma non è così. La vera particella di Dio è ancora da qualche parte. E’ l'unica spiegazione per la vita, per l'universo e ciò che ha un senso, alla luce della meccanica quantistica dell'osservazione, che viviamo dentro un supercomputer come costantemente, in una simulazione. L’ autore descrive come costruire una cosmogonia e che non è più un affare per specialisti. E il mito e la scienza, per lui hanno la stessa funzione, permettere all essere umano di trovare il proprio posto nell'universo.

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