Lamezia Terme - Avrebbero venduto in maniera illegale farmaci, soprattutto quelli legati alle disfunzioni erettili come il Viagra ma anche antidolorifici e medicinali dopanti, attraverso il porta a porta oppure inserendoli nei circuiti farmaceutici dell'area del lametino.
In un caso, pur di imporre le proprie ragioni, avrebbero millantato ai danni della farmacia del centro commerciale Due Mari, anche una diretta conoscenza dei vertici dell'Asp e del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, pur non essendoci stato mai alcun contatto fra il titolare della farmacia- oggi considerata parte lesa - e le persone arrestate oggi.
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E' emerso un quadro assai preoccupante, soprattutto perché in ballo vi è il consumo di farmaci, che ha spinto la procura della Repubblica di Lamezia Terme, guidata da Salvatore Curcio, a chiedere e ottenere dal gip Emma Sonni, l'emissione di tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per tre persone Luigi Strangis, Giovanni Butera e Antonio Bonsignore tutte originarie del Lametino e accusate di aver creato un'associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e alla vendita illegale di farmaci. E' stata, inoltre, sequestrata la farmacia Palmieri di Maida, deferite 10 persone ed eseguite perquisizioni tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria, anche presso farmacie, depositi e palestre.
L'operazione Blu express ha inizio nel 2016, a seguito della denuncia di un'azienda farmaceutica che ha segnalato ammanchi anomali. Da qui, le forze dell'ordine sono risalite al corriere, Strangis, che sarebbe stato il capo dell'associazione in quanto sottraeva dalle consegne diversi quantitativi di medicinali, per poi rivenderli illegalmente, non curandosi neanche del fatto che potessero ormai essere avariati e quindi rappresentare un grosso rischio per la salute delle persone.
Una sorta di spaccio di medicine: per lo più Viagra e similari, ma anche antidolorifici, farmaci comuni e anabolizzanti. "Si tratta di un'operazione importante - ha detto il procuratore Salvatore Curcio nel corso della conferenza stampa - perché si tratta di ipotesi di reato particolarmente gravi in quanto legate alla salute delle persone. Una condotta allarmante da bloccare subito, ecco perché l'attività investigativa potrebbe avere nuovi sviluppi. per ora ringrazio i Nas, l'Arma dei carabinieri e il giovane magistrato che ha condotto le indagini, Giuseppe Falcone, per la qualità del lavoro svolto".
Il Tenente Colonnello Vincenzo Maresca, Comandante dei Nas di Napoli competente anche per la Calabria, ha voluto ricordare il carabiniere ucciso questa notte nell'esercizio del suo lavoro a Roma: "Abbiamo oggi un grande dolore nel cuore - ha detto - e il nostro pensiero va alla famiglia di questo giovane collega".
"Il commercio illecito di farmaci - ha aggiunto - è molto grave e oggi mettiamo a segno un risultato importante a cui siamo giunti grazie a una capillare attività di indagine. Grazie ad intercettazioni, ispezioni e servizi di indagine, siamo risaliti ai componenti della associazione. I medicinali venivano venduti illegalmente, oppure venivano fatti ordinativi fuori norma per diverse migliaia di euro".
Il colonnello Massimo Ribaudo, Comandante del Gruppo Carabinieri Lamezia Terme, ha valorizzato il prezioso lavoro investigativo: "In virtù - ha detto - della particolarità dei reati in discussione, legati alla salute pubblica e al coinvolgimento di presidi che dovrebbero essere funzionali solo alla tutela dei cittadini e non alla commissione di illeciti".
Il Tenente Domenico Pizzurro, a capo dei Nas di Catanzaro, si è infine invece soffermato sui particolari del presunto sistema illegale: "Il sistema era molto semplice: perché i carichi di farmaci partivano dalle società ma non arrivavano a destinazione, perché una parte consistente era venduta porta a porta oppure immessa nuovamente nel circuito delle farmacie. Da qui le segnalazioni e l'urgenza di intervento".
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