Lamezia Terme - Quattro condanne sono state pronunziate oggi dal giudice Barbara Borelli per gli imputati nel processo con rito abbreviato scaturito dall’Operazione Strike, che aveva portato ad otto arresti nel novembre scorso. Il giudice ha deciso per la condanna a sei anni di reclusione e 60 mila euro di multa per Gino Giovanni Daponte; a 4 anni di reclusione e 30 mila euro di multa per Antonio Pagliuso e Pasquale Buffone e Alessandro Tutino a 2 anni e 10 mesi di reclusione e ad una multa di 18 mila euro. Il Pubblico Ministero Domenico Galletta aveva chiesto che Daponte fosse condannato a 10 anni, sei anni per Tutino e Pagliuso e 8 anni a Buffone, mentre i loro legali (gli avvocati Francesco Gambardella, Francesco Murone e Antonio La Russa) avevano chiesto l’assoluzione per i loro assistiti e la revoca o la sostituzione delle misure cautelari.
Per quanto riguarda, invece, la posizione di Rossetti, era stato deciso per un patteggiamento, concordato dal suo legale, l’avvocato Salvatore Cerra, con il pm Galletta per sei mesi di condanna. Il giudice non l’ha ritenuto congruo e ha rinviato ad ottobre l’udienza per rideterminare la pena. Le altre tre persone coinvolte nell’operazione, Maurizio Palmieri, Giacomo Gallo e Salvatore Pulice, difesi dagli avvocati Francesco Murone, Renzo Andricciola e Giancarlo Nicotera, saranno giudicati con il rito ordinario, i primi due, mentre Pulice ha scelto il patteggiamento.
L’operazione, coordinata dal dirigente del commissariato Antonio Borelli, ha visto impegnato il sostituto commissario Antonio Serratore, che ha condotte le indagini, insieme agli ispettori Carmine Burgo, Carmelo Morabito e Silvio Zumpano. L’operazione Strike, sviluppo della precedente “Village”, che ha scoperto una rete di spacciatori sul territorio lametino e in particolare, grazie ad intercettazioni ambientali e telefoniche, i rapporti ed i legami dell'attività di spaccio, ricostruendone basi operative e mezzi.
C.S.
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