Lamezia, il Comune alla ricerca di una soluzione per la consegna dei buoni mensa

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Lamezia Terme - Nei giorni scorsi, per l'esattezza mercoledì 15 aprile, è scaduto il termine per la presentazione delle domande al Comune di Lamezia al fine di vedersi assegnati i buoni spesa. Si tratta, come è noto, della decisione del Governo in relazione al sostegno verso le famiglie bisognose per una cifra di 619.486,36 euro. Potevano accedere al beneficio esclusivamente i nuclei familiari residenti nel comune lametino che versano in uno stato di necessità temporanea dovuta alle misure restrittive emesse per l’emergenza epidemiologica e/o sono privi di mezzi economici per assicurare a sé a alla propria famiglia beni di primissima necessità.

Finita la fase istruttoria (1750 le domande presentate), si è in attesa ora della delibera esecutiva in merito alla distribuzione concreta della somma assegnata a ciascun nucleo che ha avuto "lo status" di beneficiario. Intanto, oggi è stato pubblicato l'elenco delle attività (supermercati, market e farmacie) dove poter "spendere" il buono spesa. Sono più di 10 al momento gli esercizi, anche se c'è tempo ancora fino a giovedì per poter avanzare richiesta di candidatura quale esercizio "convenzionato".

Come avverrà la distribuzione?

Esaminate tutte le domande e vagliate i requisiti da parte degli uffici competenti, si attende attraverso la deliberazione dell'esecutivo comunale, in che modo concretamente saranno distribuiti i buoni spesa che ricordiamo variano da 126 per un mono nucleo (una persona) a 504 (per famiglia con più di 7 unità); e ancora da 154 a 616 se sia ha un nucleo familiare caratterizzato dalla presenza di un componente di età compresa tra 0-6 anni o di 65+ anni, ovvero di soggetti portatori di handicap e affetti da patologie croniche.

Il Comune dovrà adottare la decisione di come avverrà la consegna. Si affiderà a terzi, ovvero ad una società esterna? Provvederà direttamente? Questa seconda ipotesi sembra circolare insistentemente e pare che, dopo il definitivo via libera, il Comune potrebbe procedere accreditando le somme sui numeri di cellulare (utilizzando una App?) di chi ne ha diritto, ovvero beneficiario-capo famiglia, intestatario domanda. Oltre alla cifra governativa, dovrebbero rientrare nella distribuzione anche le donazioni pari ad oltre 24mila euro (dato fermo a giovedì scorso).

A.C.

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