Lamezia Terme - “E’ evidente il valore preconcetto e certamente ispirato a motivazioni di ordine politico, che nulla hanno a che fare con i doveri istituzionali in ambito assistenziale, che assume il clamore sollevato sulla vicenda del Centro Trasfusionale del Presidio di Lamezia Terme”. Ad affermarlo è il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso che interviene in merito alla vicenda relativa al Centro trasfusionale di Lamezia Terme e all'ordinanza contro il trasferimento emanata dal sindaco di Lamezia Speranza.
“Si era già provveduto ad offrire assicurazioni al Sindaco di Lamezia Terme – ha spiegato Mancuso – sul fatto che la missiva inoltrata dal Dipartimento alla Salute sospendeva alcune attività, senza incidere sostanzialmente sulle attività clinico-assistenziali e, quindi, sulla erogazione dei servizi del Centro Trasfusionale, che continua ad assicurare tutte le prestazioni, senza registrare alcun disguido sui pazienti. Nonostante ciò, si è ritenuto di montare un caso che, precorrendo i tempi, ipotizza addirittura l’imminente smantellamento del Centro, così ingenerando preoccupazione presso le popolazioni afferenti ed un diffuso, quanto ingiustificato, allarme sociale. E’ il caso pertanto di fornire puntuali informazioni di carattere tecnico e procedurale che possono, in modo incontrovertibile e a dispetto di ogni ingiustificata affermazione contraria, dimostrare, e con dati di fatto, l’interesse del Vertice Aziendale nei confronti della problematica, oltre che le concrete determinazioni assunte ed assumende per l’ingresso, a pieno titolo, del Centro Trasfusionale di Lamezia Terme nel più generale Sistema Trasfusionale Regionale”.
“Per quanto riguarda i requisiti tecnologici – ha evidenziato Mancuso – già in data 24 febbraio 2014 (prot. n. 24651) l’Azienda ha provveduto ad avviare le procedure per l’acquisto delle tecnologie necessarie e contestualmente (prot. 25356/25.02.2014) a richiedere alla Stazione Unica Appaltante (S.U.A.) l’avvio della procedura di gara per l’acquisto di lo specifico frigo-congelatore (abbattitore di temperatura del tipo shock-freezer) di cui oggi tanto si discute. In data 11 marzo 2014 (prot. 84552/10.03.2014) il Direttore Generale della S.U.A. ha autorizzato l’autonomo avvio della procedura, per motivi di organizzazione interna della medesima Autorità Regionale. Con deliberazione n. 311 del 15 aprile 2014, è stato autorizzato l’acquisto di tutte le attrezzature necessarie (defibrillatore semiautomatico, carrello per le emergenze, abbattitore di temperatura del tipo shock-freezer, frigo-congelatore biologico portatile, bilancia tecnica di precisione, PH metro, centrifuga da banco refrigerata, centrifuga da pavimento). In data 4 agosto 2014 (determina dirigenziale n. 3214), si è proceduto all’aggiudicazione e alla contestuale comunicazione telefonica e telematica alle Ditte interessate, rappresentando l’estrema urgenza di una consegna immediata, nelle more del perfezionamento dei contratti di fornitura. Sussistono, pertanto, tutte le condizioni perché il Centro sia dotato della strumentazione necessaria nei prossimi giorni”.
“In relazione agli aspetti strutturali – ha aggiunto il dg – già nel mese di novembre 2013 si è conferito incarico al competente Ufficio Tecnico per le valutazioni della situazione esistente e per la redazione del Progetto Preliminare di adeguamento strutturale per la messa in sicurezza dell’area interessata. In data 13 gennaio 2014 (deliberazione n. 62), è stato approvato il Progetto, completo della stima sommaria dei lavori da espletare, e deciso l’avvio delle procedure di gara per l’aggiudicazione dei lavori. Individuata la Ditta possibile aggiudicataria, nel mese di febbraio si è provveduto a richiedere alla stessa la redazione del Progetto Esecutivo e la documentazione per la verifica della sussistenza dei requisiti necessari alla qualificazione, acquisiti successivamente nel mese di marzo. Completata la procedura di verifica ed acquisita l’autorizzazione regionale all’espletamento dei lavori (prot. 251545/SIAR/04.08.2014), la Direzione ha autorizzato l’avvio dei lavori per la metà del mese corrente. A lavori ultimati, si provvederà alla verifica dell’impianto microclimatico già esistente ed agli eventuali interventi di adeguamento”. “Particolare importanza riveste l’aspetto relativo ai requisiti organizzativi e, quindi, la dotazione organica del Centro – ha detto ancora Mancuso – che potrebbe presentare qualche criticità, a causa della situazione congiunturale che già da tempo investe la Regione Calabria e del conseguente blocco del turnover. Si è già provveduto a richiedere, in modo puntualmente motivato, la possibilità di reclutamento di alcune unità di personale per poter agevolmente garantire la necessaria continuità assistenziale, e non solo nell’ambito dell’emergenza, fermo restando che, ove costretti, si provvederà al completamento della dotazione organica del Centro, sia pure prendendo a prestito da altri settori/servizi le unità necessarie al buon funzionamento dello stesso”.
“Tanto precisato – ha evidenziato il dg Mancuso – e nella considerazione dell’ormai datata situazione di commissariamento della Sanità Calabrese da parte dei Ministeri competenti, non si riconosce in capo al Sindaco della Città di Lamezia Terme la facoltà ed il potere di intervenire d’imperio, specie in posizione di assoluta disinformazione sugli aspetti tecnici ed emergenziali che caratterizzano il delicato settore, oltre che sulle determinazioni fin qui assunte ed assumende in ambito aziendale. Il termine ultimo per la conclusione del processo di riorganizzazione del Sistema Trasfusionale Regionale è fissato al 31.12.2014 (c.fr DPGR n. 58/26.06.2014) e questa Azienda ha inoltrato, nei termini stabiliti, l’istanza di autorizzazione ed accreditamento del Centro Trasfusionale, nel contempo, ponendo in essere, come sopra riferito, ogni utile iniziativa per l’adeguamento ai requisiti richiesti. E’ il caso, pertanto, di evitare strumentali fughe in avanti, soprattutto nella considerazione che la Direzione di questa Azienda ha in più occasioni offerto incontrovertibili dimostrazioni di una perfetta consapevolezza della propria mission, delle responsabilità ad essa correlate e conseguente, specie in ambiti che richiedono ed impongono la massima allerta e, soprattutto, il massimo rigore tecnico”.
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