Lamezia Terme, 19 novembre - Le dimissioni da assessore alla Cultura di Tano Grasso; la chiusura della pasticceria Giordano, cinque mesi dopo l’attentato subìto; altre intimidazioni e attentati. Tre notizie (che sono l’apertura dell numero 178 de “il Lametino”, da oggi in edicola) che abbiamo voluto unificare sotto un unico titolo per dare il senso della situazione in cui si trova Lamezia Terme. Tre notizie che rappresentano tre sconfitte per la città perché mettono sotto accusa la “macchina comunale” (come ha detto Tano Grasso nella conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni) e l’impegno antiracket, evidentemente ancora non in grado di incidere profondamente sulle azioni della criminalità e questo nonostante gli sforzi di magistratura e forze dell’ordine, alle quali ancora manca l’arma più letale per debellare la criminalità organizzata: il sostegno totale della cittadinanza. Concetto ribadito dal procuratore Vitello nell’ampia intervista presente in questo numero.
Da segnalare ancora su questo numero: l’inchiesta su giovani e lavoro, con dati che denunciano l’ulteriore calo dell’occupazione giovanile in città e in Calabria; l’intervista ad Anna Fazzari, psicologa del CLES (Centro lametino educazione sessuale) che sta portando avanti una campagna contro la violenza sulle donne. E infine l’incremento delle prese di posizione a favore del Trauma Center all’ospedale di Lamezia: dopo il primo appello lanciato dall’on. Lo Moro, ora è la volta di due Comitati che stanno raccogliendo le firme di adesione.
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