Lamezia Terme - “Sono costretto, mio malgrado, a dover pubblicamente chiarire alcuni aspetti della mia avventura calcistica. Tutto cerco meno che visibilità, ma non è consentito a nessuno giocare a screditare la mia figura. Tanto meno ad avventurieri senza ne arte e ne parte, gente sportivamente emarginata e priva di professionalità”. Lo dichiara in una nota Marco Mirabelli che specifica: "i miei chiarimenti sono indirizzati ai media, sempre cortesi e professionali con il sottoscritto, ed ovviamente ai tanti tifosi della Vigor Lamezia che in questo periodo non comprendono bene la realtà delle cose, a causa di qualche mistificatore di basso livello”.
“Sono oggi io, mia sponte, a decidere di non rappresentare più in nessun modo la società bianco verde - sottolinea Mirabelli - ho preparato le dimissioni, con la mia firma e scritte di mio pugno e sono pronto ad adire le vie legali in caso di falsificazioni di firme inoltrate in lega nei giorni scorsi. È chiaro a tutti ormai che il mio arrivo ha destabilizzato i piani di qualcuno, scatenando gelosie, magari evidenziando oltremodo limiti strutturali, sportivi ed organizzativi. Le mie preoccupazioni, tempo addietro, sono state esposte sia su alcuni giocatori che non volevo fare firmare sia sullo staff tecnico. Ma ciò che affermavo ha dato fastidio perché, lo ribadisco ancora una volta a chiare lettere, la squadra necessitava, a mio avviso, di modifiche sostanziali di organico e di uno staff tecnico adeguato”.
Mirabelli si rivolge ancora ai tifosi della Vigor: “lascio questa squadra augurandole il meglio, avendo come ricordo più vivo solo il dolore e lo sgomento che i tifosi vivono quotidianamente. Rivolgo loro un saluto caloroso, ringraziando quanti hanno creduto in me sin dai primi minuti della presentazione di luglio. Il mio calcio non è fatto di comunelle, di giochi sotto banco, di speculazioni o di avventurieri in cerca di qualche piccolo rimborso. C’è gente, in questo contesto poco edificante, che cerca di collaborare, anche gratuitamente, con chiare intenzioni di approfittare del blasone della società per ricavare una piccola vetrina personale”.
“Per quanto riguarda i contatti con le altre società - conclude l’ex copresidente della Vigor - a qualcuno magari dispiace il fatto che Marco Mirabelli è considerato come persona precisa, puntuale, per bene sotto ogni aspetto. Ho parlato con tanti dirigenti, in questi anni, e di diverse squadre. Così come ho rapporti di conoscenza e simpatia con diversi giocatori ed addetti ai lavori anche oltre regione. Non ci vedo nulla di male. Io non mi metto la mano davanti la bocca quando parlo, specie in conferenza stampa, non gioco alle spalle, semplicemente ho rispetto di tutti, a cominciare dai tifosi. Basta cercare su google la storia di ognuno, non rispondo ad avventurieri che hanno, in queste ultime stagioni, ottenuto pessimi risultati sportivi e lasciato le società in situazioni insanabili. Ognuno si sceglie i propri collaboratori, in funzione dei progetti e degli obiettivi da raggiungere. A presto e buon calcio a tutti”.
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