Rende (Cosenza) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all'Unical dove ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. Il Capo dello Stato è accompagnato dai ministri dell'Interno Marco Minniti e della Pubblica istruzione Valeria Fedeli, dal sottosegretario all'Economia Tonino Gentile e dalla presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi. Ad accogliere il Capo dello Stato il Rettore, Gino Mirocle Crisci, insieme ai componenti del Senato accademico.
"Dalla cultura, da cui deriva non soltanto la spinta, le capacità per impegnarsi nella vita sociale, deriva anche una grande concezione rigorosa di legalità e anche la possibilità di immaginare, progettare, suggerire indicazioni anche generali di comportamento alle istituzioni" ha affermato il presidente Mattarella. "Dal tessuto culturale nel nostro Paese deriva la possibilità per l'Italia di un futuro migliore". "C'è una consapevolezza nuovamente crescente, per fortuna - ha detto il Capo dello Stato - dell'unicità del sapere non solo perché i mezzi moderni pervadono ogni settore, ma perché in realtà quella forma di intelligenza, quella sua applicazione, è inevitabilmente l'effetto di una combinazione tra scienza e filosofia".
"Il Paese - ha proseguito ancora Mattarella - ha bisogno di catalizzatori per suscitare sbocchi ed esiti positivi alla ricchezza umana ed uno di questi catalizzatori è l'Università. Naturalmente - ha aggiunto - non tutto funziona alla perfezione e ci sono problemi. E' bene ricordare che la crisi ha segnato la convivenza particolarmente nel meridione e creato problemi alle Università, particolarmente al sud. E quindi è bene indicare con chiarezza esigenze e bisogni. Ed è bene anche mantenere l'attenzione sui risultati conseguiti. Il nostro Paese, ed il Meridione è componente essenziale per la crescita, ha una quantità di energie che qui vediamo manifestata dai tanti giovani, preparati, che hanno studiato e non trovano lavoro. Il Paese ha quindi bisogno di catalizzatori per suscitare sbocchi".
Presidente Mattarella ricorda Andreatta
"Beniamino Andreatta aveva una propensione eclettica, complessiva, nel suo approccio alla cultura e la sua intuizione e il suo impegno per questa università sono rappresentativi dell'apertura mentale". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università della Calabria, ricordando Beniamino Andreatta, promotore e primo rettore dell'ateneo. "Da uomo del nord, accademico a Bologna - ha aggiunto Mattarella - Andreatta si impegnò in concreto per far sorgere questo ateneo, che ha una quantità di connotazioni particolarmente rilevanti, innovative ed emblematiche. E tra queste vorrei sottolineare la presenza di studenti provenienti da tanti Paesi".
Il saluto a Mattarella di Bashar, giovane fuggito da Aleppo
Alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università della Calabria, alla presenza del Capo dello Stato, sono intervenuti anche due studenti Bashar Swaid, siriano, rappresentante della comunità degli studenti internazionali, e Domenico Turino, presidente del Consiglio degli Studenti. "Non è stato facile venire qui - ha detto Swaid, fuggito tre anni fa da Aleppo - e non dimenticherò mai gli sforzi enormi che sono stati fatti per me dall'Ufficio Internazionale e dal Centro residenziale per facilitare le procedure del mio arrivo. Ma ce l'ho fatta. E, successivamente, la mia gioia è stata ancora più grande quando ho potuto riabbracciare mia moglie Hadya, anche lei oggi studentessa, e Luna e Ahmad i nostri splendidi bambini. Anche loro due qui sono felici e studiano con i loro compagni italiani. Grazie all'Università della Calabria ho ottenuto l'iscrizione all'Ufficio europeo dei brevetti e depositato il mio primo brevetto che riguarda un innovativo sistema generativo sviluppato con i miei tutor. A tre anni dall'inizio di questo percorso, guardo alla possibilità di tornare ad Aleppo per contribuire alla ricostruzione di ciò che è stato distrutto dalla guerra". Domenico Turino, rappresentante del Consiglio degli Studenti, si è rivolto al presidente Mattarella, evidenziando la tenacia dei giovani calabresi. "La nostra è una terra duramente segnata dall'emigrazione, dall'emarginazione e dall'ingiustizia - ha detto - ma la nostra è una regione nella quale i giovani vogliono essere protagonisti del proprio destino, lavorando con dignità e dando un contributo alla creazione di una società migliore. Da qui, dalle nostre aule, deve venire un segnale forte per spezzare le catene dell'omertà e dell'indifferenza che per troppo tempo ha tarpato le ali di questa terra".
Ministro Fedeli: "Qualità universitaria sia estesa anche al sud"
"Abbiamo bisogno di una qualità della formazione universitaria che sia estesa anche al Sud, perché è una delle caratteristiche per la promozione di un territorio e per uno sbocco lavorativo". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e dell'Università, Valeria Fedeli, parlando con i giornalisti a Rende a margine della cerimonia d'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università della Calabria. "Un dato interessante e significativo dell'Università della Calabria - ha aggiunto il ministro Fedeli - è la presenza di tanti studenti stranieri, provenienti in particolare dai Paesi delle sponde del Mediterraneo. Caratteristica che va sostenuta, perché in fondo l'internazionalizzazione è il segno della qualità delle nostre università, e di questa in particolare".
Presidente Oliverio: "Ritorno Mattarella in Calabria è significativo per attenzione verso il sud"
"Mattarella ritorna in Calabria a distanza di un anno e la sua presenza è significativa dell'attenzione che riserva al Sud. È un grande conoscitore dei problemi del Mezzogiorno e della nostra terra. Infatti, nel suo intervento, ha focalizzato le criticità e tracciato un'indicazione sulla quale costruire una prospettiva di futuro". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a Rende a margine dell'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università della Calabria. "La presenza all'Unical del Presidente Mattarella - ha aggiunto Oliverio - è significativa anche perché la formazione, il sapere, per i nostri giovani sono fondamentali per costruire un futuro di crescita, legalità e riscatto del Mezzogiorno". Oliverio ha anche sottolineato il fatto che "il rettore Crisci, nel suo intervento, ha fatto riferimento al protocollo che la Regione ha sottoscritto con i quattro atenei calabresi e che destina 128 milioni di euro di fondi comunitari alle università per l'alta formazione e la didattica. Un contributo importante che consente ai nostri giovani di avere maggiori opportunità"
Rettore Crisci: "Competitività non cin fa paura ma tagli fondi ci penalizzano"
"La Calabria, prima della nascita delle sue attuali tre università, ed in particolare di questo ateneo, rappresentava una regione che potremmo paragonare ad un terreno desertico, dove non cresceva nulla per mancanza di un suolo fertile. Era necessario preparare il terreno per la semina, per offrire ai giovani la possibilità di crescere in un ambiente produttivo". Lo ha detto il rettore dell'Università della Calabria, Gino Crisci, nel suo intervento in occasione dell'inaugurazione dell'Anno accademico alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Crisci ha ripercorso la storia dell'ateneo ed "il suo ruolo attivo nel processo di sviluppo della Calabria e del Meridione. Un presidio culturale che ha consentito di accedere al sapere anche ai giovani delle famiglie di ceto medio-basso, in una fase storica in cui lo studio era legato al censo, come ripeteva più volte il primo rettore, Beniamino Andreatta, del quale - ha ricordato Crisci - ricorrono i dieci anni dalla scomparsa ed al quale è dedicata l'Aula magna che ci ospita.
Molto si è investito nella internazionalizzazione del nostro ateneo e abbiamo assistito ad un aumento del numero di iscritti stranieri che conferma il trend costantemente positivo degli ultimi anni. Le domande di ammissione sono passate da 440 a 585, in prevalenza in arrivo dall'Asia e dall'Africa, ma anche dall'America e dall'Europa. Al di là dei numeri ognuno di questi ragazzi rappresenta una testimonianza di vita che ci arricchisce, favorendo la nostra stessa propensione allo scambio culturale". Il Rettore ha ricordato il bando realizzato insieme al Ministero degli Interni ed alla Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, per mettere a disposizione 10 borse di studio per studenti con asilo politico o protezione sussidiaria.
"L'Unical non è un'isola - ha sostenuto Crisci - anche nel rapporto con gli enti pubblici. E' stato recentemente sottoscritto un accordo di programma con la Regione Calabria per un progetto strategico di alta formazione, con un investimento complessivo di 128 milioni di euro di risorse del Por Calabria 2014/2020". In chiusura il rettore ha richiamato l'attenzione del Capo dello Stato sul taglio del Fondo di Finanziamento ordinario e sulle modalità di ripartizione delle risorse che penalizzano, a suo giudizio, le università meridionali. "Una parte significativa del fondo - ha detto Crisci - continua ad essere assegnata non tanto guardando alle esigenze delle università o alla qualità della didattica e della ricerca, ma su una base 'storica' rispetto alla quale gli atenei più giovani, come il nostro, risultano sistematicamente penalizzati. Non ci fa paura la competitività, né la sfida con gli altri atenei, ma una gara si fa partendo tutti dalla stessa linea e non 50 metri dietro rispetto agli altri".
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