Lamezia Terme – Un Tavolo della Pace si sta costituendo a Lamezia: a farne parte, diversi sodalizi, tra cui la Comunità progetto Sud, Arci Lamezia/Vibo, Arci Servizio Civile, Teatrop, Tip Teatro, Manifest, Comunità Lunarossa, Comunità Il Delta, Cooperativa Le Agricole, Cnca Calabria, Fish Calabria, Pax Christi, Associazione Mago Merlino, Felici e Conflenti, Ara e Donne Insieme, Aleph Arte, Acli, Scenari Visibili, Agesci, Masci, Associazione ricerca neurogenetica, Movimento focolarini e altre hanno già manifestato la volontà di aderire. Sigle che hanno deciso di organizzare una manifestazione per il 6 ottobre prossimo alle 18 sull'isola pedonale di corso Nicotera. “Per costruire – spiegano - più pace sul territorio associazioni e singoli cittadini si mettono insieme in linea con il movimento che ha dato origine alla marcia della pace di Perugia-Assisi”.
“Pace a Lamezia Terme e nel suo comprensorio – si legge in una nota - vuol dire manifestare contro le guerre che dilaniano molti Paesi del mondo. Ma non solo. Pace in Calabria e a Lamezia significa anche combattere una guerra tra le guerre: la lotta alla criminalità che causa disparità sociale, discriminazione, povertà materiale e intellettuale. Mentre persistono nel mondo le guerre che molti contrastano ma che molti altri invece preparano, parallelamente nei territori esistono conflitti tra individui, tra famiglie e persino tra amministratori e cittadini. Vogliamo fermare la guerra locale con la giustizia sociale e la nonviolenza, senza armi. In questo particolare frangente storico circola finanche nei governi una cultura che inventa i nemici. E le guerre non sono solo quelle con i morti, ma sono fatte di servizi che non esistono e che non funzionano, lasciando ammalare e morire. Chi si sente cittadino non deve volere la sopraffazione, il degrado urbano e rurale, l’abbandono di quartieri e la solitudine delle persone che non hanno voce. Lo strapotere ci fa guerra indebolendo e mettendo catene alla democrazia”.
“Lamezia – si legge ancora nella nota - ha bisogno di avere un Tavolo Della Pace permanente affinché nell’armonia i cittadini possano esercitare i propri diritti e doveri. Siamo chiamati a pensare e a decidere, a coniugare etica e azione volte a costruire una città capace di alleanze e non di ostilità. Anche i gesti simbolici come una manifestazione per la pace vogliono avere e dare questo significato. Il tavolo della pace permanente ha posto per tutte e tutti, e aspetta giovani e anziani, famiglie e gruppi amici per realizzare una città vera e viva perché fatta anche da noi”.
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