Lamezia, si insedia nuovo presidente del Tribunale Gianni Garofalo: “Un sogno che si è realizzato”

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Lamezia Terme – Giovanni Battista Garofalo è il nuovo presidente del Tribunale di Lamezia Terme e occuperà il posto lasciato nel settembre 2020 da Bruno Brattoli andato in pensione e che era arrivato, da Roma, il 19 settembre 2012. Brattoli è stato alla guida del Tribunale per otto anni e si era insediato nel Palazzo di giustizia lametino in un periodo non facile, perché ‘si lottava’ contro la sua paventata chiusura. L’allora presidente plaudì la forza dimostrata dai lametini, interni o esterni al Tribunale, che ne scongiuravano la chiusura con proteste, sit-in e flash mob. Fino ad oggi a ricoprire le funzioni di presidente f.f. è stata la dottoressa Emma Sonni. Il nuovo presidente Gianni Garofalo (prima giudice presso il Tribunale di Cosenza) e già giudice al Tribunale lametino dal maggio 1991 all’aprile 2000 nella tarda mattinata odierna è entrato in possesso della sua carica, alla presenza, sempre nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, delle forze dell’ordine, delle cariche giuridiche, istituzionali e religiose, del personale del comparto giustizia, dell’ordine degli avvocati rappresentati da Dina Marasco, e in sostituzione del procuratore Curcio della dottoressa Emanuela Costa.

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La cerimonia nell’aula intitolata a Giulio Sandro Garofalo, padre del nuovo presidente

La nomina del Csm di Giovanni Garofalo è arrivata dopo la proposta, all’unanimità, della Quinta Commissione del Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 22 febbraio scorso, riunita per il conferimento degli uffici direttivi e semidirettivi. La cerimonia del suo insediamento si è svolta all’interno dell’aula penale del Palazzo di giustizia intitolata a Giulio Sandro Garofalo già dirigente del Tribunale e padre del nuovo presidente. La cerimonia di immissione ha preso il via con la sua presentazione da parte della dottoressa Angelina Silvestri che il 5 luglio si è insediata come presidente di sezione. 

“Il nuovo presidente - ha detto Silvestri - torna negli uffici dove aveva iniziato il suo lavoro e saprà coniugare con saggezza, competenza ed efficienza il lavoro giudiziario, oltre che saprà ottenere la sinergia necessaria per fare bene”. A portare gli auguri di buon lavoro al nuovo presidente e a tutti i presenti anche il presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso già amico e collega del padre di Gianni Garofalo, cui lo legano sentimenti di “affetto e amicizia”. Introcaso ha puntato forte sull’esperienza e le qualità del nuovo giudice, “un giusto mix di esperienza nonché un sicuro punto di riferimento per lo svolgimento dell’attività giudiziaria, oltre che saprà avviare un’attività processuale che metta in risalto la centralità di Lamezia, un’attività che comunque è già in corso come evidenzia l’istituzione dell’aula bunker per il processo Rinascita-Scott”, che secondo Introcaso: “Vuole lasciare un forte messaggio di legalità”. “Un incarico importante e di responsabilità quello affidatogli” - ha evidenziato il Vescovo Schillaci

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Garofalo: “Lamezia deve tornare ad essere centrale, come lo striscione a Wembley”

Breve e pieno di emozione l’intervento di un ‘orgoglioso neopresidente’ che nel fare i saluti alla sua famiglia, ai suoi amici e conoscenti e a tutti i presenti, descrive la giornata di oggi come: “Una giornata particolare, un sogno che si è realizzato che avevo fin da bambino - ha raccontato Garofalo – infatti, già da piccolo sognavo di diventare il Presidente del Tribunale della mia città, un sogno ora avveratosi, che non si può scrivere in un semplice foglio, una vera tempesta emozionale, che ora sto vivendo in prima persona in un’aula che porta un nome a me molto caro, quello di mio padre Giulio e anche questo mi commuove tanto”. In merito al valore della giustizia e sul come realizzarla Garofalo propone la sua ‘ricetta’, “bisogna partire dal piccolo, perché le grandi cose nascono da quelle piccole e lo stesso vale per la giustizia. La ricetta è semplice - ha aggiunto - necessitano pochi ed essenziali ingredienti che sono l’osservanza delle leggi, lo studio delle carte processuali, l’impegno, la capacità di ascolto e la responsabilità di ciò che facciamo”. 

“Lamezia - conclude il nuovo presidente - deve tornare ad essere centrale è questo che voglio proporre, facendo anche riferimento allo striscione apparso ieri sera sugli spalti dello stadio di Wembley con il tricolore italiano riportante la scritta ‘Lamezia’ durante la partita degli Europei fra Italia e Spagna”. 

Francesco Ielà

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