Lamezia, al Polo Tecnico Professionale “Luigi Einaudi” la prima edizione del concorso di cucina su “Risu d'Azata”

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Lamezia Terme - "C'è qualcosa di straordinario quando la passione per la gastronomia incontra l'autenticità della tradizione. E questo è esattamente ciò che è successo oggi, quando i giovani chef del Polo Tecnico Professionale Statale "Luigi Einaudi" di Lamezia Terme si sono messi alla prova nel primo concorso di cucina dedicato al piatto simbolo della tradizione carnevalesca lametina: "Il Risu d'Azata". Un evento che non solo ha celebrato uno dei piatti più rappresentativi di Lamezia Terme, ma ha anche dato la possibilità ai giovani talenti di confrontarsi con una ricetta, quella della maestra di cucina dell’Accademia delle tradizioni popolari Calabresi Rosetta Ruberto, che è più di un semplice piatto: è storia, cultura, e identità. Un viaggio nel cuore delle tradizioni contadine che si sono tramandate di generazione in generazione" è quanto si legge in una nota.

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I protagonisti del concorso

"Nove ragazzi delle classi 4ª e 5ª del Polo Tecnico Professionale Statale "Luigi Einaudi", guidato dalla Dirigente Rossana Costantino, si sono sfidati a suon di mestoli e padelle, mettendo in gioco il loro talento e la loro passione. Giovanni Dattilo, Antonio Ciliberto, Sahib Singh, Pasquale Da Ponte, Mario Pascuzzi, Matteo Stranges, Giusy Folino, Alessia Barone, ed Eugenio Gallo sono stati gli artefici di una sana competizione che ha visto il piatto simbolo della tradizione lametina come cuore pulsante dell'iniziativa".

"Ogni partecipante, sotto l'attenta supervisione degli chef Antonio Critelli, Pietro Notaro e Fabrizio Astorino, ha avuto due ore di tempo per preparare il "Risu d'Azata", con una ricetta familiare che racconta la propria storia. L'obiettivo non era solo dimostrare abilità culinarie, ma anche riscoprire e valorizzare l'antica cultura gastronomica di Lamezia Terme, un piatto semplice, ma intriso di significato, che racconta la vita, le tradizioni, e i gusti della nostra terra".

Una giuria di esperti

"La competizione - spiegano - ha visto una giuria di esperti di alto livello, presieduta dal Dott. Gaetano Fera, socio dell'Accademia del Peperoncino e profondo conoscitore della cucina del territorio, e composta da personalità di spicco del panorama gastronomico e culturale calabrese: Francesco Antonio Fagá, ingegnere esperto in turismo delle radici, Daniele Averta e Davide Fermino, chef di riconosciuta esperienza, e il maestro macellaio Gregorio Calabria. La giuria, con competenza e passione, ha giudicato con rigore e attenzione ogni piatto, decretando i vincitori di un concorso che è stato più di una gara gastronomica: è stato un viaggio nelle tradizioni, una riscoperta della nostra storia".

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"Non è stato solo un concorso, ma un'opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza della cucina come arte che racchiude in sé la cultura, la tradizione, e l'evoluzione del territorio. In una società che troppo spesso dimentica la sua identità, il concorso "Risu d'Azata: un viaggio nella tradizione lametina" è stata un'occasione per riportare al centro la bellezza delle tradizioni culinarie e culturali del nostro territorio. Un modo per tutelare e promuovere il nostro patrimonio gastronomico, sempre più apprezzato dal turista attento alla scoperta del prodotto tipico e della sua storia".

"Questa è solo la prima di una lunga serie di iniziative che intendo promuovere", ha dichiarato il presidente della Pro Loco Terina Gianfranco Caputo. "Il nostro obiettivo è valorizzare Lamezia Terme e la Calabria, portando alla luce le nostre tradizioni più autentiche. È un lavoro che richiede passione e dedizione, ma che oggi sta dando i suoi frutti. Voglio ringraziare la Dirigente scolastica, i docenti, la giuria e tutti i ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa che rappresenta davvero il cuore di Lamezia Terme."

"Dopo una giornata carica di emozioni, Alessia Barone si è aggiudicata il primo posto, seguita da Antonio Ciliberto al secondo e Giusy Folino al terzo. Ma, in realtà, tutti i partecipanti sono stati vincitori, perché hanno portato alta la bandiera della tradizione e hanno dato una prova di quanto, oggi, i giovani possano essere interpreti di una cultura gastronomica che affonda le radici nel passato, ma guarda al futuro. Il "Risu d'Azata" non è solo un piatto, ma una storia che continua a vivere, soprattutto grazie all'impegno e alla passione di chi, come questi giovani cuochi, sta scrivendo una nuova pagina nella gastronomia calabrese. La 1ª edizione di questo concorso segna l'inizio di un percorso che, ne siamo certi, porterà Lamezia Terme sempre più al centro del panorama gastronomico mondiale. Un territorio che ha tanto da raccontare, e che ora ha a disposizione nuovi ambasciatori della sua tradizione. Grazie ai ragazzi del Polo Tecnico Professionale "Luigi Einaudi", grazie alla Pro Loco Terina, e grazie alla passione di tutti coloro che credono nelle tradizioni e nel loro valore, Lamezia Terme è pronta a farsi conoscere e apprezzare anche attraverso i sapori di un piatto che è davvero molto di più di un semplice riso: è la nostra storia".

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