Lamezia Terme - "Si avviano alla conclusione le attività promosse dalla Fondazione Trame nell’ambito del progetto “Visioni Civiche”, che ha preso forma nel giugno 2024, dopo un lungo lavoro di progettazione e preparazione durato diversi mesi, con l’apertura dell’omonima mostra di opere d’arte confiscate alle mafie, inaugurata in occasione della XIII edizione di Trame.Festival. Nella giornata di martedì 22 aprile 2025, è stata organizzata una visita guidata al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria per i ragazzi dell’associazione Lucky Friends, accompagnati dallo staff di Trame con un pullman partito da Lamezia. Il palazzo, infatti, ospita attualmente la mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”, in cui sono confluite anche le opere già presentate nella mostra “Visioni Civiche”" è quanto si legge in una nota.
"Quest’ultima, realizzata dalla Fondazione Trame con il sostegno della Fondazione CDP, in collaborazione con l’Associazione MetaMorfosi e con il patrocinio del Ministero dell’Interno, ha presentato al pubblico una selezione di circa quaranta opere d’arte confiscate a organizzazioni criminali operanti in Italia presso il museo Archeologico Lametino. Tra le opere esposte figuravano lavori di artisti come Giorgio De Chirico, Antonio Ligabue, Paul Kostabi, Michele Cascella, Michele Cassinari, Cesare Berlingeri, Massimo Catalani, Luca Dall’Olio, Marco Lodola, Max Marra, Paolo Porelli, Pietro Annigoni, Franz Borghese e Bruno Caruso. La mostra - spiegano - ha offerto uno spaccato inedito sul rapporto tra i boss mafiosi e il mondo dell’arte, mettendo in luce il valore simbolico e strumentale attribuito a queste opere: strumenti di affermazione di potere, status e riciclaggio economico".
"La raccolta SalvArti, attualmente allestita a Reggio Calabria, è frutto del progetto “Arte per la cultura della legalità”, promosso dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), la Città Metropolitana di Reggio Calabria, il Comune di Milano e il Ministero dell’Interno. Dopo essere stata presentata in anteprima al Museo Hendrik Christian Andersen di Roma e in una tappa temporanea a Milano, la raccolta ha trovato sede a Reggio Calabria, dove sarà visitabile fino al 4 maggio 2025. L’esposizione include opere di grafica, pittura, scultura, installazioni e fotografia, appartenenti a movimenti e correnti come il Gruppo Novecento, la Metafisica (con Mario Sironi, Carlo Carrà), la Transavanguardia (Sandro Chia), la Nuova Scuola Romana, il New Dada, l’astrattismo geometrico e informale, l’arte murale di Keith Haring, oltre al libro d’artista".
"Il percorso espositivo consente di esplorare l’evoluzione dei linguaggi artistici dal secondo dopoguerra ai primi anni Duemila, accostando opere di artisti storicizzati – come un piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro – a espressioni più contemporanee che affrontano tematiche sociali, come le stampe digitali di Al Malhi o i lavori di Michele Savini, realizzati con materiali non convenzionali come il chewing gum. Al termine dell’esposizione, molte opere della raccolta SalvArti saranno destinate a importanti istituzioni museali italiane: la Pinacoteca di Brera – Palazzo Citterio a Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo delle Civiltà e l’Istituto Centrale per la Grafica a Roma, Castel Sant’Elmo e il Museo del Novecento a Napoli, e la Galleria Nazionale di Cosenza. Altre 22 opere, provenienti da Reggio Calabria, resteranno nella sede originaria dove sono esposte sin dal 2016 nelle collezioni permanenti del Palazzo della Cultura “P. Crupi”. Fondazione Trame invece, continuerà con il lavoro di informazione e divulgazione sulle opere d’arte confiscate alle mafie e restituite o ancora da restituire alla società".
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