Terrorismo internazionale, fermato a Cosenza un presunto organizzatore ISIS - Reazioni

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Cosenza - Nella mattinata, nell’ambito del proc nr 4237/23 m 21, la sezione Antiterrorismo della D.I.G.O.S della Questura di Catanzaro, unitamente a personale della DIGOS di Cosenza e della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno, ha dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Catanzaro, a carico di un cittadino tunisino, residente a Cosenza, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al delitto di associazione di natura transnazionale, con finalità di terrorismo, “ISIS”, con il ruolo di organizzatore.

Il soggetto fermato - secondo quanto emerso dalle indagini - che si "professava Salafita – Takfira, era peraltro ricercato nel paese di origine per essere stato coinvolto in attività terroristiche e si era determinato al compimento nel prossimo futuro di un atto terroristico in Italia". La complessa attività investigativa (che si è estrinsecata in attività tecnica, intercettazione telefonica ed ambientale), coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ha consentito di delineare (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), "l’esistenza e operatività di una struttura criminale idonea a mettere in opera atti terroristici, che svolgeva attività di proselitismo e indottrinamento finalizzata ad inculcare una visione positiva del martirio per la causa islamica nonché attività di addestramento militare ed il cui obiettivo era quello di sovvertire gli ordinamenti statuali, soprattutto quelli relativi a Stati ove la popolazione è a maggioranza musulmana, tendendo a creare strutture teocratiche, dove i vertici dispongono che le leggi siano di derivazione divina e che le stesse debbano essere rigidamente osservate".

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Oltre alla promozione di ideali di radicalismo religioso - per come emerso dall'inchiesta - e all’avversione verso la popolazione ebraica, l’ambiente di vita in Italia e l’attività svolta dagli immigrati di fede islamica (documentate attraverso l’acquisizione di files inneggianti la Jihad, di filmati su attentati e scene di guerra, rivendicate dall’organizzazione terroristica, attraverso documenti illustrativi della preparazione di armi ed esplosivi, nonché attraverso la divulgazione di informazioni sulle modalità con cui raggiungere luoghi di combattimento e su come trasmettere in rete messaggi criptati), tra le attività criminali del sodalizio è emersa quella relativa all’immigrazione clandestina. Le indagini hanno consentito di delineare la capacità dell’organizzazione di gestire il flusso migratorio clandestino dalla Tunisia all’Italia, sia per ciò che atteneva al materiale trasferimento degli immigrati clandestini sia perché la stessa disponeva di documenti falsi destinati a consentire la loro permanenza illegale in Italia, ancorché il viaggio clandestino di un “fratello”, ricercato dalle Autorità di quel paese, non si sia concretizzato per altri motivi. Il procedimento attualmente pende nella fase delle indagini preliminari.

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Furgiuele (Lega): "Grazie a FFOO per importante attività contrasto terrorismo"

“Ancora una volta, grazie alle Forze dell’Ordine, alla Digos di Catanzaro, alla Digos di Cosenza, alla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno e alla Procura di Catanzaro per il prezioso, capillare lavoro svolto che ha portato all’arresto di un cittadino tunisino, residente a Cosenza, presunto terrorista dell’Isis. Il soggetto, ricercato nel paese di origine, sarebbe coinvolto in attività terroristiche e sarebbe stato determinato a compiere un attacco sul nostro suolo. Una complessa attività investigativa che ha inoltre dimostrato la capacità di questa organizzazione di gestire un flusso migratorio clandestino dalla Tunisia all’Italia, fenomeno che deve essere scardinato per evitare l’ingresso nel Paese di fondamentalisti che possano mettere a rischio la sicurezza di tutti. Il nostro plauso e gratitudine alle nostre Forze dell’Ordine, per la competenza e la determinazione con cui profondono il loro impegno a tutela della nostra sicurezza”. Lo dichiara il deputato calabrese e vicecapogruppo della Lega, Domenico Furgiuele.

Montuoro su fermo sospettato terrorismo internazionale: "L’ennesima conferma dell’eccellenza del sistema investigativo italiano"

“L’ennesima conferma dell’eccellenza del sistema investigativo italiano, che in più di un’occasione si è distinto per le operazioni condotte con successo contro il terrorismo internazionale, è arrivata stamani con l’intervento della sezione Antiterrorismo della Digos della Questura di Catanzaro, insieme ai colleghi della Digos di Cosenza, che hanno dato esecuzione al fermo, emesso dalla Procura di Catanzaro, di un cittadino tunisino accusato di appartenere all’Isis. L’indagine ha anche acceso i riflettori su un’organizzazione terroristica di matrice jihadista che, tra l’altro, gestiva l’immigrazione clandestina dalla Tunisia”. Ѐ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Montuoro. “Stiamo parlando  - rimarca Montuoro – di un soggetto molto pericoloso, non solo ricercato nel paese di origine sempre per attività di terrorismo, ma, aspetto ancora più inquietante, che aveva in mente di compiere un attentato in Italia. Questo suo progetto criminale, che avrebbe avuto, sicuramente, conseguenze nefaste in termini di perdita di vite umane, è stato, per fortuna, scongiurato dall’operazione di questa mattina, a riprova del fatto che la nostra sicurezza nazionale è in mani esperte e nulla viene lasciato al caso; infatti, l’attività investigativa della nostra magistratura e delle nostre forze di polizia viene portata avanti con la massima meticolosità da servitori dello Stato, che si distinguono per il loro alto grado di professionalità e che, ogni giorno, presidiano il territorio con il fine, appunto, di preservare l’incolumità dei cittadini”.

“D’altronde – sottolinea Montuoro – questa tipologia di operazioni è in perfetta sintonia con l’azione di Governo e, in particolar modo, con la linea della premier Giorgia Meloni che, a riguardo, è stata sempre molto chiara, affermando che l’impegno contro ogni forma di terrorismo prosegue senza sosta, a difesa dei valori di libertà e democrazia, pilastri della nostra Costituzione e della nostra cultura; così come il Governo lavora per stroncare il business dei trafficanti, che significa fermare l’immigrazione clandestina, la tratta di esseri umani e le morti in mare. Un inequivocabile messaggio – conclude Montuoro – all’indirizzo di chi si arricchisce con loschi affari e di chiunque pensasse di poter eliminare, con una strategia folle e nell’arco di un attimo, secoli di conquiste di civiltà”.  

Brugnano (FSP Polizia): “Dalla Digos di Catanzaro un segnale forte contro ogni deriva estremista e le reti del traffico illegale di migranti”

"L’operazione portata a termine dalla Sezione Antiterrorismo della Digos della Questura di Catanzaro – dichiara Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato FSP Polizia di Stato – rappresenta l’ennesima, straordinaria conferma di quanto la Polizia di Stato sia presidio imprescindibile di legalità, sicurezza e difesa dei valori democratici del nostro Paese. Il risultato odierno è frutto di un lavoro lungo e complesso durato oltre due anni, durante i quali i colleghi della Sezione Antiterrorismo hanno profuso uno sforzo straordinario, sacrificando tempo alle proprie famiglie, rinunciando a giorni di festa, operando senza sosta con turni massacranti. Tutto ciò per garantire la sicurezza collettiva e prevenire minacce che, come in questo caso, potevano trasformarsi in tragedie. L’operazione non si è limitata a fermare un soggetto radicalizzato e pericoloso, ospitato sul nostro territorio e pronto a colpire: ha anche permesso di far emergere connessioni inquietanti con chi, dietro il traffico dei barconi di migranti, agevola l’ingresso in Europa di individui a rischio radicalizzazione. Un sistema criminale che, se non contrastato con forza, rischia di trasformare i flussi migratori in una vera e propria emergenza di sicurezza nazionale. A chi pensa che la sicurezza sia una questione di forza bruta – prosegue Brugnano – rispondiamo con l’intelligenza operativa, la profondità dell’analisi, l’abnegazione quotidiana degli uomini e delle donne della Polizia di Stato. Non servono muscoli: serve conoscenza, metodo, visione, e un impegno totale nei confronti dello Stato e dei cittadini. Il nostro plauso e la nostra gratitudine – conclude – vanno al Questore di Catanzaro, Giuseppe Linares, al Dirigente della Digos e a tutti gli operatori che, con professionalità e senso dello Stato, hanno messo a segno un colpo fondamentale contro il terrorismo e le reti criminali internazionali".

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