Catanzaro - Il Questore di Catanzaro emette due provvedimenti di Divieto di accesso a locali pubblici nei confronti di un 40enne e di un 24enne, denunciati rispettivamente per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni personali. Un provvedimento questorile di Divieto di accesso ad esercizi pubblici (DASPO Willy ex art. 13-bis D.L. 14/2017) è stato emesso a carico di un cittadino extracomunitario appena ventenne, con precedenti di Polizia per furto, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti, che, nella centrale piazza Mercato Vecchio di Lamezia, è stato deferito per il reato di lesioni personali, in quanto avrebbe colpito violentemente e ripetutamente al volto, con una bottiglia di vetro, un connazionale. Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza, immediatamente intervenuto, ha provveduto a deferire l’aggressore alla competente Autorità Giudiziaria.
L’attività di monitoraggio dei fenomeni di violenza commessi nei luoghi della movida e dei locali pubblici della Provincia ha consentito al Questore di Catanzaro di emettere due provvedimenti di Divieto di accesso ai locali pubblici del centro di Catanzaro Lido. Un provvedimento di prevenzione (D.A.C.Ur. ex art. 13 D.L. 14/2017) è stato emesso nei confronti di un cittadino di 40 anni, con precedenti di polizia per lesioni personali e violenza sessuale, deferito per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nella centralissima piazza Anita Garibaldi di Catanzaro Lido, mentre tentava di vendere ad adolescenti, intenti a trascorrere la movida del sabato notte. Nella circostanza, il personale dell’U.P.G. e S.P. della Questura di Catanzaro ha provveduto a deferire all’Autorità Giudiziaria il quarantenne ed a sequestrare la sostanza stupefacente del tipo cocaina in suo possesso, che è risultata abilmente celata in un blister di una nota marca di farmaci e si presentava già suddivisa in dosi predisposte per l’attività di spaccio.
I provvedimenti emessi dal Questore di Catanzaro - Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, avvalendosi della Divisione Polizia Anticrimine, si sono resi necessari in considerazione della necessità di impedire, per i prossimi tre anni, la frequentazione dei locali pubblici insistenti nell’area in cui due soggetti hanno commesso le condotte in questione.
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