Morto lo storico calabrese Lucio Villari, aveva 91 anni

ScLucio-Villari_3c610.jpg

Roma - È morto ieri sera, domenica 16, lo storico Lucio Villari. Studioso specializzato nel periodo tra Settecento e Novecento, aveva concentrato il suo lavoro soprattutto sull'Europa e Stati Uniti, indagando in particolare la Rivoluzione francese, la nascita e l'affermazione del capitalismo e l'Italia del Risorgimento, dedicando allo stesso tempo una specifica attenzione all'influenza del pensiero politico di Niccolò Machiavelli: lo storico Lucio Villari, uno degli ultimi grandi maestri della sua generazione, è morto nella serata di domenica 16 marzo all'ospedale Gemelli di Roma all'età di 91 anni. Accanto a lui fino all'ultimo, come apprende l'Adnkronos, i figli Alberto e Anna e la moglie Fausta Cataldi.

Era il fratello di Rosario Villari (1925-2017), illustre storico dell'età moderna, noto per il manuale di storia per i licei e gli istituti tecnici pubblicato da Laterza negli anni '70 e ristampato per due decenni. Per la sua dedizione alla scrittura divulgativa, il fratello maggiore associò Lucio a una delle sue opere, "La società nella storia", manuale di storia per la scuola media inferiore pubblicato da Sansoni tra il 1977 e il 1980. Nato il 26 agosto 1933 a Bagnara Calabra, nella provincia di Reggio Calabria, Lucio Villari si era laureato all'Università di Messina per specializzarsi poi nel secolo XVIII all'Istituto di Studi storici di Napoli sotto la guida di Federico Chabod. In quel periodo di studi napoletani, nella fucina creata da Benedetto Croce, Villari preparò il suo primo saggio a tema settecentesco, "Il pensiero economico di Antonio Genovesi" (Le Monnier, 1958).

Occhiuto: "Calabria piange per scomparsa Villari, cordoglio Giunta"

“La Calabria piange la scomparsa di Lucio Villari, uno dei suoi figli più illustri. Grande intellettuale, studioso rigoroso e profondo, Villari ha dedicato la sua vita all’insegnamento della storia contemporanea, diventando un punto di riferimento assoluto per tanti giovani e per diverse generazioni di storici. Nato a Bagnara Calabra nel 1933, ha sempre conservato un forte legame con la sua terra d’origine.  Ma la sua voce, la sua passione per la storia, sono arrivate ovunque. I suoi studi hanno attraversato l’economia, la politica e la società, segnati sempre da una forte passione per la democrazia e per l’etica, con un’attenzione mirata, negli ultimi anni, anche alla difesa di temi sociali.  Dalla Giunta regionale della Calabria giunga alla sua famiglia un sentimento di cordoglio e sincera vicinanza”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA