Lamezia, Masi (Pd): "Infiltrazioni d’acqua negli asili comunali segno di mancata programmazione dell'amministrazione"

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Lamezia Terme - "A distanza di pochi giorni dall’inizio dell’avvio dell’anno scolastico, nel corso dell’audizione nella IV Commissione consiliare dell’assessore al ramo Antonietta Rizzo sul tema della situazione degli asili nido comunali, l’Amministrazione Mascaro candidamente ammette l'esistenza di problemi alle strutture degli asili nido comunali". Così, in una nota, il segretario cittadino del PD Gennarino Masi che, prosegue: "sembrerebbe, infatti, che a causa di infiltrazioni di acqua piovana siano stati predisposti in tutta fretta degli interventi di manutenzione sia all’immobile sito in via Conforti di Nicastro che a quello ubicato in via Spartivento di Sambiase. Nell’altro asilo ubicato in via Giovanni XXIII a Sant’Eufemia si sarebbero dovuti sostituire da tempo i giochi in legno usurati e non più a norma di sicurezza".

L’Amministrazione, dichiara "come sempre in ritardo, cerca ora di correre ai ripari annunciando che la prossima settimana provvederà ad effettuare interventi di manutenzione, con conseguente interruzione del servizio e creando dei disagi alle famiglie che saranno costrette a tenersi i figli a casa. Ci chiediamo perché questi controlli non siano stati eseguiti tempestivamente durante i mesi estivi. C'è da chiedersi cosa hanno fatto gli assessori alla Pubblica istruzione e alle Politiche Sociali. E, poi, gli uffici hanno effettuato i controlli obbligatori su tutte le strutture scolastiche cittadine, la cui agibilità' dipende esclusivamente dal Comune? Tutto ciò fa emergere la totale assenza dell’amministrazione comunale rispetto alla programmazione della manutenzione degli immobili di sua proprietà. Si tratta di scuole dell'obbligo, ma l'amministrazione Mascaro evidentemente si dimentica dei propri obblighi istituzionali".

E, conclude masi "questi sono i risultati anche del sindaco Paolo Mascaro che per i suoi giochi politici si è tenuto per quattro mesi le deleghe di due assessorati importanti come quello dell’Istruzione e quello delle politiche sociali, non portando avanti il lavoro di questi settori, dove si scopre, per esempio, che nell’ambito del Terzo settore l’Amministrazione comunale non riesce a spendere fin dal 2006 i 36 milioni di euro già denunciati dalle associazioni".

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