Lamezia, Teocoli si racconta in “Tutto Teo”: al Grandinetti storie di vita e comicità senza tempo

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Lamezia Terme - Sketch senza tempo, momenti musicali, interazioni con il pubblico, e tanti personaggi che la gente non ha dimenticato: “Tutto Teo” è la rappresentazione perfetta della parabola di vita e d’arte di Teo Teocoli, la summa di ciò che è stata e che è la sua vis comica, ma anche di tutta la sua esistenza, dall’infanzia a Reggio Calabria con la nonna, al difficile trasferimento nella grande Milano.

“Dalla casa di Reggio vedevo il mare, a Milano vivevamo in uno scantinato”, racconta a inizio spettacolo, senza preoccuparsi di venare di tragico la scena. “A scuola all’inizio mi prendevano in giro, anche per il colore abbronzato della pelle, mia madre sarta veniva trattata male sul posto di lavoro, mio padre giocava a carte e perdeva sempre”. Un quadro che cambia quando Teo comincia a reagire, e si fa valere “facendo ridere tutti”. Presto viene notato e ottiene un contratto in un locale, l’Hollywood di Torino, dove avviene l’incontro con Lucio Battisti – divertentissimo il medley satirico delle sue canzoni che Teocoli improvvisa con una chitarra scordata. Dopo di lui ecco la Vanoni, e una serie di altre imitazioni riuscite – Ray Charles, Adriano Celentano, l’immancabile Caccamo. Nel mezzo, le performance di una band di musicisti e cantanti che gli fanno da spalla per l’intera durata dello spettacolo, aggiungendo la ciliegina sulla torta di una serata da ricordare, non solo per la comicità, ma per il disvelamento di una storia d’artista che avrebbe potuto restare sepolta per sempre, e che invece, fra una risata e l’altra, è stata raccontata al mondo.

Giulia De Sensi

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