Catanzaro – Arriva in tribunale la vicenda che nel 2021 ha visto coinvolti 13 medici del servizio di emergenza 118 che si sarebbero assentati durante il primo lockdown presentando falsi certificati di malattia. Il giudice delle indagini preliminari, Piero Agosteo, del Tribunale di Catanzaro ha prosciolto otto medici perché il fatto non sussiste. Tra loro anche i lametini, Maria Giovanna Costanzo, 45 anni, (difesa dall'avvocato Antonio Larussa), Alessandro De Rosi 62 anni e Michele Di Cello, 72 anni. L’operazione era stata denominata “Molière”. Il Gup di Catanzaro ha prosciolto anche i dottori Caterina Biamonte, Grazia Polsia Caserta, Teresa Grillo, Costantino La Face, Francesco Romano.
“Nessuna falsa malattia e nessuna truffa ai danni dell’Azienda Sanitaria, dunque, per evitare di andare al lavoro nel periodo covid. Una pronuncia liberatoria - giunta già nella fase dell’udienza preliminare - che dimostra la correttezza dei sanitari e solleva vari medici dal peso di una vicenda che, già dalle prime battute, era parsa eccessiva, tanto da indurre il GIP a rigettare la richiesta di misura cautelare del sequestro”. Soddisfazione è stata espressa dal Collegio difensivo composto dagli avvocati Nicola Loiero, Giovanni Grotteria, Francesco Iacopino, Antonio Larussa, Elisabetta Sacco, Vincenzo Ioppoli, Settimio Ioppoli, Anselmo Torchia, Antonio Migliaccio, Virgilio. Per gli altri medici che non hanno chiesto il rito alternativo il giudizio proseguirà in dibattimento con prima udienza fissata per il 13 maggio.
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