Conflenti - Si è svolta domenica 17 novembre la giornata di commemorazione dei donatori defunti: un evento particolarmente sentito per l'AVIS comunale Conflenti, che celebra ormai da oltre 20 anni. Un momento sentito di preghiera e riflessione nella Basilica della Madonna della Quercia di Visora per ricordare insieme alla comunità i tanti donatori di sangue di Conflenti e non solo. In particolare, la giornata di ieri è stata dedicata ai soci fondatori defunti di Avis Conflenti, coloro che, "insieme ad altre 15 persone, nel 17 ottobre 1988, si riunirono nel salone del pellegrino e decisero di fondare la sede comunale dell'associazione italiana dei donatori di sangue: Calipari Paolino, Cimino Mario, Floro Rosario, Giudice Candido, Albace Antonio, Porchia Nicolino, Stranges Luciano, Vescio Pasquale, Aurora Mario, Orlando Nicola e Cacozza Silvestro" - racconta il presidente, Mariano Marotta. "È a loro, infatti, che va il pensiero e il ringraziamento di Avis Conflenti - continua - poiché hanno dato vita a un'associazione attiva da trentasei anni durante i quali sono state raccolte oltre 5.000 sacche di sangue che hanno contribuito a salvare la vita di migliaia di persone".
A seguire, è avvenuta la piantumazione di un albero, interrato dai figli e nipoti degli 11 soci fondatori defunti. Da ormai da qualche anno, infatti, Avis Conflenti ha deciso, in occasione della giornata di commemorazione dei donatori defunti, di piantare degli alberi. "Una scelta ecologica come gesto di gratitudine e amore verso l'ambiente, ma anche simbolica. Interrare un alberello oggi significa vederne i fiori e i frutti domani, e lasciare per sempre il segno del nostro passaggio. Come Avis, dunque, piantiamo i semi del volontariato e del dono, affinché possano fiorire nelle generazioni future. Semi che abbiamo ereditato da chi oggi, purtroppo, non c'è più, e che custodiamo caramente." La pianta interrata nei pressi del municipio è il Callistemone, comunemente chiamata "scovolino" data la particolare forma dei suoi fiori rossi, come il colore del sangue e di Avis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
