Lamezia Terme – “Quanto sta emergendo in questi giorni sulla stampa rispetto al percorso intrapreso dall’area progressista in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, al netto di meri rumors e fake news artatamente diffuse, ci preoccupa fortemente e ci spinge – tutti - ad assumerci le nostre responsabilità. Responsabilità in primis verso i cittadini lametini, che hanno il bisogno e il diritto di voltare pagina dopo dieci anni di fallimentare amministrazione di centrodestra a guida Mascaro”. È quanto afferma in una nota il Movimento Lamezia Bene Comune. “Fin dai primi incontri di coalizione del settembre 2023, come movimento politico, soprattutto attraverso l'iniziativa politica del nostro Consigliere comunale Rosario Piccioni, con grande senso di responsabilità abbiamo portato avanti due punti a nostro giudizio fondamentali – prosegue - l’unità, non di un solo partito, ma di tutta l’area progressista lametina sicuramente attorno a valori e programmi, ma soprattutto attorno a una figura di candidato o candidata a sindaco che possa unire la coalizione e portarci alla guida della città dopo dieci fallimentari anni di centrodestra a guida Mascaro; ‘fare presto e fare bene’, andando oltre gli errori del passato, arrivando a una candidatura unitaria non un mese prima ma nei tempi opportuni per costruire un programma e fare una buona campagna elettorale.
Questa nostra posizione l'abbiamo ripetuta ancora di recente nell’ambito del tavolo del centrosinistra, già dai primi incontri del mese di ottobre. Non avendo registrato passi in avanti, nell'ultima riunione della coalizione di venerdì scorso abbiamo ribadito con forza la nostra proposta: fare di tutto, anche a costo di vedersi ogni giorno, per arrivare entro fine novembre ad una candidatura unitaria espressione di tutte le forze politiche presenti al tavolo progressista; oppure, qualora ciò non fosse possibile o dovessero esserci più candidature, procedere entro dicembre allo svolgimento delle primarie, con regole chiare e condivise che garantiscano una procedura corretta e trasparente. Per quanto ci riguarda noi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per raggiungere questo obiettivo. Di certo non saremo complici di chi forse gioca al massacro. La nuova linea di apertura e inclusione avviata da Elly Schlein a livello nazionale è tutto il contrario di quelle logiche di “diritto di veto” e primogenitura che negli anni passati ci hanno portato, come centrosinistra, a Lamezia e in Calabria, a compiere errori gravi che potevano essere evitati. In una fase politica delicata come quella che stiamo attraversando a Lamezia, con un’area di centrosinistra sempre più disillusa che in questi anni ha preferito stare lontana dai partiti e dalla politica attiva proprio a causa del prevalere di certe logiche, furbizie e tatticismi non fanno altro che continuare ad intorbidire le acque, danneggiare gli sforzi generosi che il coordinamento cittadino del Pd nominato dal segretario regionale Irto sta facendo in questi mesi, continuare a tenere lontani i cittadini, a cominciare dalle nuove generazioni che invece possono dare un contributo significativo per scrivere una nuova pagina per la nostra città. In questo senso fa davvero specie ed è anche paradossale che a mettere il primo nome sul tavolo sia stato proprio il Movimento Nuova Era che fa riferimento a quell' Eugenio Guarascio che in questi anni si è visto con il contagocce in Consiglio Comunale e che non ha mai partecipato ad alcuna commissione consiliare e che in quelle poche volte che ha partecipato ai lavori consiliari non ha trovato di meglio che aiutare Mascaro ed Occhiuto soprattutto con il voto decisivo per l'elezione di Daffinà, dirigente di Forza Italia, come Presidente del Collegio dei revisori del comune. Per non dire poi di quanto accaduto in occasione delle ultime elezioni del consiglio provinciale in cui nessuno dei due consiglieri comunali ha votato per Rosario Piccioni, sostenendo invece candidature della coalizione di centrodestra! E cosa dire infine del fatto che Nuova Era, nonostante tutto il centrosinistra avesse fatto per anni una battaglia contro l'approvazione del PSC perché strumento di cementificazione e contro il principio di "consumo zero del suolo", si è astenuto in Consiglio comunale? L’unità e la dignità politica dell’area progressista non la si proclama a parole, magari a proprio uso e consumo quando conviene, ma la si pratica con i fatti!”.
“Il nostro appello finale è quindi di sforzarci tutti insieme, anche con riunioni ad oltranza se necessario, per arrivare ad una candidatura unitaria tra tutte le forze del centrosinistra entro la fine di novembre. Senza veti e senza preclusioni – conclude - Oppure: primarie con regole condivise entro dicembre. Per noi non c’è altra strada per costruire una coalizione unita e vincente che possa prospettare una stagione di buona politica e buona amministrazione per Lamezia”.
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