Lamezia, prosegue collaborazione tra Asp e istituto Gatti-Manzoni-Augruso su monitoraggio radon

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Lamezia Terme - "Prosegue la collaborazione tra l’Asp di Catanzaro e l’IC Gatti-Manzoni-Augruso in tema di tutela della salute, con un percorso di sensibilizzazione e monitoraggio ambientale che prevede l’installazione nei plessi scolastici di esposimetri per la rilevazione del Radon. L’iniziativa di sensibilizzazione sui rischi legati al Radon rientra nel Piano nazionale d’azione, previsto dal decreto legislativo n.101 del 2020” è quanto si legge in una nota.

Il Piano nazionale, previsto dal decreto legislativo n.101 del 2020, contiene gli obiettivi per affrontare i rischi a lungo termine dell’esposizione al radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni. “Il radon – si legge nel Piano- è un gas nobile radioattivo naturale. È invisibile, inodore, incolore e insapore ed è un prodotto intermedio del decadimento di elementi radioattivi che si trovano nel suolo, nell’acqua e nei materiali da costruzione. Poiché è un gas, il radon può facilmente uscire e accumularsi nell’aria, all’aperto si diluisce e si disperde, ma all’interno, in ambienti chiusi, si concentra soprattutto quando la ventilazione degli edifici non è sufficiente. Il maggior contributo alla concentrazione di radon indoor proviene dal suolo, dal quale penetra all’interno degli edifici. Se inalato, i suoi prodotti di decadimento possono accumularsi sulle cellule dell’epitelio bronchiale e possono dare origine a processi di cancerogenesi. Il radon è stato classificato, infatti, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene per le quali vi è la massima evidenza di cancerogenicità”. 

"L’Asp di Catanzaro - fanno sapere - ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione e monitoraggio ambientale nell’ambito del Piano regionale di prevenzione 2020-2025 Programma PP09 ‘Ambiente, Clima e Salute’ Azione n. 10 e n. 14. Nell’ambito di tale percorso - aggiungono - lo scorso anno è stata avviata una intesa tra Asp e le scuole del territorio, che ha visto una tappa importante nel Radon Day organizzato nell’aula magna dell’IC Manzoni, diretto dalla preside Antonella Mongiardo. La mattinata - spiegano - caratterizzata da un alto di livello di collaborazione tra istituzioni, ha rappresentato un momento di sensibilizzazione sul tema della radioattività per i referenti alla salute, gli insegnanti e, soprattutto, per gli alunni, i quali hanno avuto l’opportunità di interloquire con gli scienziati, di rivolgere domande ed aumentare le loro conoscenze sui rischi derivanti dall’esposizione al Radon".

"L’evento formativo - si legge ancora - si inseriva in un progetto di formazione regionale, in coerenza con la mission portata avanti dalla dirigente scolastica Antonella Mongiardo nell’ambito della tutela della salute e della sicurezza nella scuola, come il monitoraggio richiesto dalla preside all’Arpacal, nella sede centrale dell’istituto Manzoni, sui livelli di onde elettromagnetiche generate da apparecchiature di telecomunicazioni indoor. In questa direzione vanno le iniziative di sensibilizzazione per cui la Manzoni-Augruso lo scorso anno ha ricevuto una “stella” al merito da parte della Federazione nazionale dei Maestri del lavoro, per la campagna di sensibilizzazione verso la cultura della sicurezza. Un’attenzione che si evince anche dalla circolare n°50, pubblicata sul sito della Gatti-Manzoni, riguardante misure atte a tutelare la salute degli assistenti amministrativi, rientranti nella categoria dei videoterminalisti, in attuazione del D.Lgs 81/08".

La dottoressa Maria Antonietta Soccio, referente servizio Spisal Lamezia Terme Asp CZ e referente scientifico del programma PP09 del Piano regionale prevenzione 2020-25, insieme al  personale tecnico dello Spisal, hanno iniziato già lo scorso anno a posizionare nella scuola gli esposimetri per la rilevazione del Radon, proseguendo quest’anno con una nuova installazione nei plessi di Pianopoli. La dirigente Mongiardo ha manifestato l’intenzione di organizzare realizzare una visita didattica presso il laboratorio fisico del Dipartimento Arpacal di Catanzaro, l’unico laboratorio certificato per il Radon del centro-sud d’Italia. “Ci auguriamo - auspicano la dottoressa Soccio e la dirigente Mongiardo - che queste iniziative possano contribuire alla diffusione delle conoscenze sulla radioattività, sugli effetti che l’esposizione al radon esercita sulla salute umana e sugli interventi di prevenzione, e che tale evento possa contribuire a promuovere, soprattutto tra i più giovani, la cultura della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro”.

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