Lamezia Terme – Iniziano oggi gli interrogatori di garanzia per tutti gli indagati coinvolti nell’operazione Artemis, realizzata nella scorsa settimana dalla Dda di Catanzaro e dal comando dei carabinieri e che ha portato all’arresto di 59 persona per un totale di 86 indagati.
Toccherà ora alle persone coinvolte, affiancate dai loro legali, a fornire la propria versione dei fatti davanti al gip che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare rispetto alle contestazioni che sono state mosse dalla procura e alle diverse ipotesi di reato formulate e ciascun indagato. Sotto la lente le articolate e complesse attività illegali che sarebbero state messe in campo dalla cosca Cracolici a cavallo fra Lamezia e l’entroterra fra le province di Catanzaro e Vibo Valentia, e in particolare fra Maida, Jacurso e Cortale. L’indagine - ancora alle battute iniziali e che necessita ora di ulteriori riscontri probatori alla luce delle difese - si è sviluppata su due piani, da una parte le attività della cosca ai quali sono stati contestati dagli investigatori una serie di reati di stampo mafioso, dall’altra la rete di spaccio soprattutto fra giovanissimi nella città di Lamezia. L’operazione, infatti, ha preso avvio a novembre 2021 per l’arresto in flagranza a Lamezia di un piccolo spacciatore. Da qui è partita l’attività investigativa che ha consentito di risalire ai grossisti.
"Si tratta di un'ordinanza importante – ha spiegato il procuratore capo facente funzioni di Catanzaro, Vincenzo Capomolla nel corso della conferenza stampa- per una serie di reati a partire dall'associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti e altri delitti gravi”.
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