Si è spento a 87 anni padre Paolino, da oltre 50 anni missionario in Uganda - Reazioni

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Lamezia Terme - Si è spento all'età di 87 anni padre Paolino Tomaino, padre comboniano da 50 anni impegnato in missioni umanitarie in Africa e in Uganda. Era nato a San Pietro Apostolo (Catanzaro) e sacerdote e missionario comboniano dal 1964, e da diversi anni ormai opera in un territorio difficile anche attraverso la sua associazione “Amici di Padre Paolino” impegnata in raccolte fondi che hanno consentito la realizzazione di scuole, ospedali e diverse opere fondamentali per il sostentamento della comunità.

"Io non sapevo dove fosse l’Uganda - aveva spiegato padre Paolino in una delle sue ultime interviste a "Il Lametino" - e di che cosa la gente avesse bisogno, prima che decidessi di fare quello che ho fatto. C’è sempre stato in me un bisogno di spendere la vita per una causa giusta, fin da quando ero giovane. Poi mi è stata scaraventata dentro le fibre dell’anima questa Parola: “Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me stesso”. Una volta entrato dai Missionari Comboniani, la frase che veniva martellata ogni momento, quella del Fondatore Daniele Comboni, era: “Lavorare tra i più poveri e abbandonati”. In quel tempo per lui erano gli africani, presso i quali ha speso la sua vita e presso i quali ha voluto morire all’età di 50 anni. Terminata la mia formazione e raggiunto il traguardo, le necessità del momento hanno spinto i miei superiori a mandarmi in Uganda, un paese dell’Africa Orientale colonizzato dagli Inglesi (forse per questo mi avevano mandato prima a studiare in Inghilterra). Quando sono sceso dall’aereo, quasi invaso da una corrente di aria calda (venivamo dal freddo dell’Italia), ho sentito nell’animo un senso di felicita immensa e già da quel momento ho pensato: da oggi questa è la mia patria, questa è la mia famiglia, e qui spenderò tutti i giorni della mia esistenza. Ho ricordato un’altra frase di Comboni, che disse quando ritornò in Sudan dopo la nomina a vescovo: “Cari figli, son venuto a voi per non più lasciarvi. La vostra vita sarà la mia vita. I vostri dolori saranno i miei dolori e le vostre gioie saranno le mie gioie”.

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Associazione Amici di Padre Paolino Ets: “La sua opera però non si arresta”

“Padre Paolino Tomaino, l’unico missionario lametino in Uganda da sessant’anni, è deceduto da poche ore e già si sente la sua mancanza. Il religioso ha donato la sua vita per i popoli africani dedicando ogni giorno della sua esistenza a combattere la povertà, a diffondere il valore della cultura che è l’unica arma per sconfiggere le ingiustizie sociali. Negli anni ha costruito ospedali, pozzi, strade e soprattutto scuole/dormitori offrendo ai bambini ugandesi accoglienza, sicurezza, pasti quotidiani ed istruzione. Era orgoglioso, Padre Paolino, quando i bambini che lui ha accolto, grazie alla sua opera, sono diventati insegnanti, medici ma anche ministri e dirigenti. Sono migliaia i benefattori che hanno sostenuto la sua azione, sparsi in tutta Italia. Da oltre vent’anni l’Associazione Amici di Padre Paolino con sede a Lamezia Terme, si è preoccupata di coordinare, raccogliere e convogliare il fiume di beneficenza che si è da sempre canalizzato nei confronti delle missioni di Padre Paolino”. È quanto fanno sapere dall’Associazione Amici di Padre Paolino Ets. “Le tante offerte spontanee sono il segno - spiega il presidente Francesco Talarico - della fiducia senza ombre che Padre Tomaino è riuscito a conquistare nei decenni, dando sempre conto delle opere costruite, dei risultati raggiunti con le somme ricevute”. “Ora parte del popolo ugandese si sente orfano di un papà buono ed affettuoso che ha sempre accolto, facendo propri i problemi di tutti e cercando di dare risposte concrete ai bisogni. Sono in tanti a chiedersi cosa succederà ora che il religioso non è più con noi. Il vicepresidente dell’Associazione Donatella Villella rassicura affermando che l’opera umanitaria di Padre Paolino andrà avanti senza battute d’arresto, nel suo nome. ‘Noi continueremo a realizzare il sogno di Padre Paolino e saremo presenti in Uganda sostenendo fattivamente i missionari comboniani che hanno affiancato il religioso negli ultimi anni. Non lasceremo sole le famiglie’. L’Associazione continuerà dunque l’opera di raccolta delle offerte anche tramite le adozioni a distanza”. “Si ricomincia con il progetto ‘Diamo scarpe al sogno di Padre Paolino’, per coprire i piedi nudi dei bambini ugandesi e soprattutto per consentire loro di camminare verso il futuro, in senso fisico e soprattutto metaforico” comunica Talarico. “L’Associazione, ora più che mai, sente di dovere raccogliere l’eredità morale di Padre Paolino e di continuare a rendere realizzabile l’utopia di Padre Paolino, che era ed è quella di rendere il mondo più bello, regalando sorrisi e serenità ai bambini in difficoltà”.

Nicotera: "Ci ha fatto comprendere come ogni piccola goccia sia fondamentale per fare del bene"

"La morte di Padre Paolino Tomaino ha suscitato grande cordoglio in città. Figura a tutti nota per il suo spirito missionario, egli ci ha fatto comprendere come ogni piccola goccia sia fondamentale per fare del bene agli altri. Instancabile missionario, riusciva a coinvolgere con grande empatia chi donava facendolo sentire pietra angolare nella costruzione di un futuro migliore a favore di chi viveva situazione di estrema difficoltà. Scuole, ospedali, acquedotti e tantissimi altri progetti concretizzatisi grazie al suo instancabile impegno, alla sua presenza ed alla sua bellissima vita. La mente va anche a Mons. Vittorio Moietta, a Don Mimmo Baldo ed ai tanti missionari che sapranno accoglierlo in cielo. Da parte mia e del Consiglio Comunale di Lamezia Terme un abbraccio forte sin lassù a questo nostro fratello che ha accompagnato tante generazioni per mano facendoci comprendere che tutti possiamo essere dono". Così, in una nota, Giancarlo Nicotera  Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme.

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