Scomparsa del poeta lametino Ciccio Scalise, il cordoglio del Gruppo Teatrale Vercillo

f.scalise2_6d85e.jpg

Lamezia Terme - Con profonda commozione, il Gruppo Teatrale Vercillo esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Ciccio Scalise, “poeta della speranza e testimone autentico della nostra cultura.” Attraverso la lingua vernacolare, Scalise, ricordano: “ha saputo dare voce all’anima della nostra terra, raccontando con sensibilità e profondità il vissuto quotidiano, trasformandolo in un prezioso patrimonio collettivo. Con la sua poetica, ha saputo trasformare la nostalgia in ricchezza, i ricordi in insegnamenti, il dialetto in un ponte tra generazioni. Nei suoi libri ha dipinto il senso più profondo dell’umanità, restituendo con amore e rispetto i tratti di un mondo che cambia, ma che conserva, nelle radici e nelle tradizioni, la propria essenza. Nel suo ultimo libro, A vicchizza è ‘nna ricchizza, presentato alla vigilia del suo ottantesimo compleanno, Scalise ci ha consegnato un ultimo viaggio nel tempo, tra passato e presente, in cui i ricordi diventano storie e le storie patrimonio collettivo. Ha tracciato un mosaico di volti e voci, ha dato respiro alle emozioni e ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura della nostra terra. Le sue parole, dense di umanità e saggezza, hanno saputo evocare atmosfere, dipingere personaggi e raccontare un’umanità autentica, erede di tradizioni e valori che oggi più che mai sentiamo il dovere di custodire. Il suo impegno nel tramandare la bellezza delle radici calabresi non sarà dimenticato. Oggi perdiamo un uomo di grande valore, ma il suo lascito resta vivo nelle sue parole, nelle immagini poetiche che ha saputo scolpire e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di ascoltarlo. Come ricordava Aristotele, “La gratitudine è la più bella delle virtù”, e noi, oggi, con gratitudine, rendiamo omaggio a un uomo che ha saputo donare tanto alla nostra comunità”.

Il Gruppo Teatrale Vercillo “si stringe con affetto alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno amato e apprezzato, certi che la sua voce continuerà a riecheggiare nel tempo, custodita nelle pagine dei suoi scritti e nei ricordi di chi ha saputo ascoltarlo”.

“Stù libriciallu ajiu vulutu didicari,

alla fhamiglia, a mmia e all'ottanta anni c'ajiu i fhari,

cciìajiu pinzatu daveru tantu,

ormai ajiu dicisu è ssugnu cuntiantu”.

“Con questa ultima poesia, ci ritroviamo nel saluto che ha lasciato ad ognuno di noi. Ciao, Ciccio. Grazie per la tua poesia, per il tuo insegnamento e per averci donato, con la tua arte, un pezzo immortale della nostra storia", conclude la nota della compagnia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA