Nuova organizzazione nella rete di donazione e trapianto organi in Calabria, novità anche per Lamezia

ospedale-lamezia-terme_2015_89691_1afce_f39f3_2a387_ae0b0_09ef0_7cace_0b2cb.jpg

Lamezia Terme - E' stata approvata con decreto del commissario ad acta per la sanità e del dipartimento regionale alla salute la riorganizzazione della rete regionale dei trapianti, con una serie di indicazioni e novità che toccheranno tutti gli ospedali calabresi, dagli hub come quelli di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza ma anche i cosiddetti spoke, come nel caso del Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. "La donazione ed il trapianto di organi e tessuti - si legge nell'atto - rappresentano un’attività sanitaria ad alta valenza sociale il cui potenziamento, in termini numerici e di qualità dei risultati, è in grado di garantire ad un numero sempre maggiore di persone affette da gravi insufficienze terminali di organo ed in lista di attesa di trapianto un trattamento insostituibile, efficace e salvavita, oltre che più contenuti costi economici e sociali per i singoli e la collettività. Il processo di donazione e trapianto è parte integrante dei Livelli Essenziali di Assistenza".

I numeri di riferimento per la Calabria segnalano un'attività al di sotto della media nazionale, seppure in ripresa rispetto al forte stop avvenuto durante la pendemia. Ciò su cui punta la nuova organizzazione del servizio è il cosiddetto "procurement", ovvero la donazione. Sono infatti ancora pochi i donatori, basti pensare che nel 2023 rispetto a 71 potenziali donatori, ben 32 sono state le opposizioni delle famiglie all'effettiva donazione. In Calabria il centro regionale trapianti è all'interno dell’Azienda Ospedaliera GOM di Reggio Calabria ed ha un coordinatore che svolge le funzioni di coordinamento e di "organismo di reperimento" di organi. La governance del processo di donazione è affidata alle sole Aziende Ospedaliere della Regione. La riorganizzazione prevede la figura di un referente anche negli spoke dotati di Rianimazione / Terapia Intensiva che dovrà occuparsi nello specifico della sensibilizzazione nel campo delle donazioni organi. La rete regionale così riorganizzata dovrà raggiungere risultati più ambiziosi, in linea con gli standard nazionali, ad esempio nell'area centrale della Calabria che include Lamezia si punta per il prossimo anno a raggiungere almeno 11 donazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA