Lamezia Terme - In occasione della giornata della legalità, nella mattinata di ieri, il Maresciallo Giorgio Carafa, insieme ad una rappresentanza di Carabinieri della locale stazione di Sambiase, ha incontrato gli alunni e gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Borrello Fiorentino. Ad accoglierli il Dirigente Scolastico Giuseppe Guida, il primo collaboratore del DS Palmina Vescio e la Referente al Bullismo Mariantonietta Zaffina. L’iniziativa è inserita in una progettualità più ampia e si colloca in maniera trasversale negli obiettivi disciplinari di Educazione Civica che la scuola persegue e di concerto nella promozione della “Cultura alla Legalità” che l’Arma dei Carabinieri, sempre in prima linea per la tutela dei cittadini, porta avanti a livello nazionale.
L’incontro, attraverso la proiezione di alcuni video, ha suscitato, negli studenti intervenuti, grande interesse, richiamando ad una coscienza civica, al rispetto dell’altro ed al senso di responsabilità, affrontando tematiche rilevanti quali il bullismo, il cyberbullismo, le dipendenze, la gestione e i rischi dei social e della rete, i pregiudizi e la violenza di genere. L’obiettivo principale, oltre a quello di far conoscere l’Arma nelle sue articolazioni, nella sua organizzazione logistica e operativa, è quello di sensibilizzare nel riconoscere e contrastare la violenza psicologica e fisica, osteggiare ogni forma di discriminazione e prevaricazione, diffondere fiducia e sostegno ed educare i ragazzi al dialogo, alla partecipazione, alla non indifferenza, al coraggio di denunciare senza timori o paure per prevenire, intervenire o risolvere.
Nel ringraziare il Maresciallo Carafa e tutta l’Arma per la loro presenza, il Dirigente Scolastico Guida sottolinea: “Questi appuntamenti rappresentano un’occasione di crescita per i nostri studenti che si trovano in un periodo di sviluppo della loro identità ergo nella costruzione di un sistema valoriale che si proietta su una condotta individuale che ha ovviamente una ricaduta sociale. Educare alla legalità non vuol essere semplicemente conformarsi alla legge, ma curare l’animo e l’intelligenza affinché si generi un impegno per il bene comune. La scuola deve insegnare ed educare alla libertà ed è nella libertà individuale che deve sorgere il principio etico di coscienza che rispetta la legge”. La mattinata si è conclusa intonando l’Inno di Mameli che avvalora il senso di libertà, appartenenza e unità.
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