Lamezia, l’attualità eterna di Shakespeare nell’Otello interpretato da Giuseppe Cederna al Grandinetti

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Lamezia Terme - Un brillante esperimento di metateatro, una commedia che digrada in tragedia, mentre la vertà appare e scompare dalla scena assecondando gli intrighi del vero protagonista del dramma: l’Otello di Shakespeare rivisitato da Francesco Niccolini, nell’interpretazione di Giuseppe Cederna, ha regalato suspense, divertimento e catartico orrore al pubblico del Grandinetti di Lamezia.

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Ma fra le emozioni contrastanti, grande la sorpresa di riconoscere l’eternità di una trama che non smette di stupire i contemporanei, per i suoi risvolti di cogente attualità: il femminicidio, la violenza, l’onore ferito e l’onta presunta da lavare col sangue sono solo alcuni dei temi che si dipanano sulla scena. Protagonista suprema è la cattiveria dell’uomo, impersonata dalla figura Iago, pedina mobile che da sola dirige e anima e mette in moto l’azione degli altri personaggi; grande terribile burlesco burattinaio senza il quale tutto “questo teatrino non esisterebbe”, e mai si arriverebbe al tragico finale di una morte crudele che non risparmia nessuno di coloro che hanno prestato fede al fiele delle sue parole malvage. Una magia che si rinnova, quella di Shakespeare, ad ogni nuovo innovativo tentativo di rileggere il suo lascito eterno.

Giulia De Sensi

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