Lamezia Terme - Giuseppe Gembillo, già professore ordinario di Filosofia della Complessità presso l’Università di Messina, è tornato nella nostra città il 4 aprile scorso per l’incontro su “Giambattista Vico Nume Tutelare dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici”, nei primi 50 anni dalla sua nascita. Un anniversario importante per la Cultura nazionale e internazionale. L’evento è stato organizzato e promosso dal Sistema Bibliotecario lametino. Il filosofo messinese aveva coordinato a Lamezia le attività seminariali della Scuola di Alta Formazione Francesco Fiorentino in collaborazione con l’allora Liceo classico e l’Amministrazione comunale dal 1997 al 2014.
L’atto di fondazione della storica istituzione culturale il 1975 nell’Accademia dei Lincei a Roma da Enrico Cerulli, presidente della stessa Accademia, Elena Croce, figlia di Benedetto Croce, Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto, Pietro Piovani, filosofo e fondatore del Centro Studi Vichiani, Giovanni Pugliese Carratelli, storico, filosofo e allievo di Benedetto Croce (Wikipedia). La sede si trova a Napoli in via Monte di Dio 14, nel Palazzo Serra di Cassano <<destinato in uso all’Istituto nel 1983; concessione rinnovata nel 2019, (…) ha un patrimonio librario di 300 mila volumi>>, che hanno avuto vicissitudini per la loro collocazione; in alcuni momenti a rischio chiusura per i finanziamenti sospesi. L’avvocato vendette i beni di famiglia per salvare l’Istituto. Il palazzo settecentesco prende il nome dai proprietari Serra di Cassano, ricordati nelle vicende storiche della Repubblica napoletana del 1799: Gennaro Serra venne decapitato. Nel mezzo secolo di attività, rapporti di collaborazione con università italiane, europee e internazionali.
Uno stralcio dell’intervento di Remo Bodei, filosofo italiano, all’Accademia dei Lincei, nel 30esimo anniversario: “L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici costituisce la testimonianza della tenacia della miglior parte degli Italiani di non volersi arrendere dinanzi alle difficoltà, mostrando la robusta tempra di uno spirito civico che guarda all’interesse generale e che ha a cuore le sorti della filosofia e della cultura umanistica e scientifica come palestra d’intelligenza e di democrazia”.
Marc Fumaroli de l’Academie francaise; soltanto qualche brano del discorso in occasione del conferimento della Legion d’Onore a Gerardo Marotta: “Lei non si è mai rinchiuso in una ideologia politica retrospettiva. Avvocato, ma anche filosofo che nella tradizione dell’hegelismo napoletano del XIX secolo- il cui più illustre rappresentante, Benedetto Croce, è stato suo maestro e ispiratore- (…) ha voluto ben presto (… ) attirare a sé altri discepoli, che restano tuttora i suoi infaticabili ed eruditi collaboratori, e creare insieme a loro, nel 1975, un’istituzione a ben guardare assolutamente singolare, il cui quartier generale si trova a Napoli, ma le cui antenne di anno in anno si sono progressivamente e flessibilmente prolungate e diversificate fino a coprire tutta l’Europa e gli Stati Uniti, (…) da cui hanno tratto beneficio le migliori menti nell’ultimo mezzo secolo, consentendo loro di formare generazioni di nuovi eccelsi ricercatori. (…) L’Istituto e Lei credettero per primi e per principio che non vi sia incompatibilità alcuna, bensì una complementarità imprescindibile, tra la coscienza che il soggetto umano desume tramite la filosofia, la filologia, la storia, la letteratura (…) e la conoscenza che le scienze derivano dai loro differenti oggetti di studio “.
Interminabile l’elenco dei seminari di Filosofia, di Storia, di Storia dell’Arte, di Storia e Civiltà dell’Islam in Italia, in Europa e nel Mondo. E poi le Scuole Estive di Alta Formazione dei Comuni Italiani; nel 2007, il seminario Economia Etica Ecologia nella Scuola di Lamezia Terme <<Francesco Fiorentino>>, in collaborazione con il Centro Studi di Filosofia <<Edgar Morin>> e con le Amministrazioni comunali del periodo in cui si svolsero.
Sulle Scuole di Alta Formazione il filosofo Massimo Cacciari: “Un’attività alla quale altissimo riconoscimento è venuto dall’Unesco che in una risoluzione del 1993 ha definito l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici “un’istituzione culturale che non ha termini di paragone nel mondo. (…) Vorrei ancora a ricordare [che], l’Istituto grazie ad una dotazione di borse di studio, consente a molti giovani laureati di partecipare alle proprie attività in tutto il mondo (…) e vorrei in particolare ricordare le Scuole Estive che dal 1994 l’Istituto promuove nei centri piccoli e medi dell’Italia Meridionale diffondendo nel territorio le conoscenze altrimenti ristrette negli ambiti accademici e nelle grandi città”.
E Gianni Vattimo filosofo con varie esperienze politiche e consigliere comunale a San Giovanni in Fiore: “È questa la più impegnativa iniziativa <<politica>> dell’Istituto fondato e presieduto da Gerardo Marotta, un avvocato napoletano di profonde convinzioni umanistiche, che ne ha iniziato e sostenuto per vari anni l’attività con le sole risorse del suo patrimonio personale, secondo una tradizione che ha poche precedenti nella nostra cultura, il più noto dei quali è quello dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici intitolato a Benedetto Croce e che ha anch’esso sede a Napoli”. E nel maggio del 2025 si rinnova l’anniversario con un patrimonio ulteriormente arricchito. Mi piace chiudere con quanto scritto da Ilya Prigogine, Nobel per la Chimica, scomparso nel 2003: “L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici svolge proprio un’opera esemplare di ravvicinamento fra scienze fisiche e scienze umane e filosofiche”.
Pino Gullà
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