Lamezia Terme - Cerimonia di donazione di un defibrillatore salvavita semiautomatico da parte del Cardiologo, dottor Saverio Iacopino, già Direttore dell’Unità di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione presso l’Anthea Hospital di Bari e attualmente Direttore del Dipartimento di Aritmologia presso il GVM Care & Research, all’istituto comprensivo Borrello Fiorentino di Lamezia Terme, nello specifico al plesso di Sant’Eufemia.
La donazione, voluta fortemente dal dottor Iacopino, accolta dal dirigente Giuseppe Guida che l’ha prontamente sottoposta al Consiglio d’Istituto, ha trovato tutti concordi nell’affermare che si tratta di uno strumento che può davvero fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni di emergenza. Alla cerimonia era presente lo staff dirigenziale dell’IC Borrello Fiorentino, alcuni membri del Consiglio d’Istituto oltre che la presidente Sabrina Dattilo e alcuni genitori. Per rendere anche gli studenti orgogliosi ma soprattutto consapevoli del valore dell’iniziativa, hanno partecipato alla cerimonia anche alcune classi della scuola secondaria di primo grado, a cui il dott. Iacopino ha illustrato l’utilizzo del dispositivo e ha spiegato l’importanza di condurre corretti stili di vita già dalle fasi adolescenziali sottolineando quanto sia sempre più necessario essere dotati di strumenti come il Defibrillatore in ambienti frequentati da bambini e ragazzi.
L’istituto, ricordano in una nota “da sempre attento e sensibile a queste tematiche, non è nuovo a queste iniziative. Sempre aperto alle novità e alla partecipazione dei Genitori e della società comune, fatta di Imprenditori, Professionisti e sensibilità varie, l’I.C. Borrello Fiorentino, a guida di Giuseppe Guida, si conferma oggi uno tra gli Istituti più apprezzati della città. Il dottor Iacopino, figlio ed eccellenza di questa città, da sempre dedica grande impegno nel diffondere la conoscenza delle aritmie, sostenendo la ricerca e le innovazioni tecnologiche, ha infine ricordato le sue origini e gli anni di Scuola trascorsi proprio tra i banchi del Plesso di Sant’Eufemia e che ora vedono i figli fare lo stesso”. A conclusione della mattinata il dirigente ha sottolineato che questo gesto solidale non solo salva le vite, ma promuove una cultura della sicurezza, dell’attenzione e della prevenzione.
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