Lamezia, dalle carenze d'aule ai nuovi poli formativi: il dimensionamento resta la novità dell'anno scolastico

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Lamezia Terme - Parte con passo nuovo ma senza cambiare musica l’anno scolastico nella città della piana, che si prepara ad affrontare una serie di novità sul piano strutturale, organizzativo, dell’offerta formativa. Novità che nelle intenzioni lasceranno però immutata la didattica e l’organizzazione sostanziale dei singoli indirizzi, e i cui risvolti saranno comunque valutati davvero solo in itinere. Numerosi gli accorpamenti che, per quanto riguarda le dirigenze, entreranno in vigore da quest’anno a causa del dimensionamento scolastico, modificando almeno formalmente lo scenario precedente: da settembre l’istituto “Einaudi” sarà associato all’Agrario, con le sedi di via Savutano e Gizzeria; il Polo Tecnologico verrà accorpato all’ITE “De Fazio”; il “Campanella” e il “Fiorentino” formeranno un unico Polo Liceale, che consentirà la condivisione delle palestre; la “Don Milani” sarà accorpata con il “Perri - Pitagora”; l’IC “Gatti” con la “Manzoni - Augruso”; Sant’Eufemia con il “Borrello - Fiorentino”. Previsto invece il mantenimento del PES “Istituto professionale di Stato” nell’IS “Costanzo” di Decollatura.

La prima conseguenza, già registrata, degli accorpamenti è riconducibile all’aumento numerico del personale docente di ogni Istituto, che nel caso dell’IC “Gatti - Manzoni Augruso”, ora con circa 180 insegnanti all’attivo, ha portato la dirigente Antonella Mongiardo a fare richiesta di un ambiente idoneo per il collegio docenti, individuato dall’amministrazione nella sala del Teatro Costabile. Sul piano degli spazi, sembrerebbe avere invece dei risvolti positivi la creazione del Polo Liceale, con dirigente Susanna Mustari, anche per l’estrema vicinanza dei due plessi coinvolti, con conseguente possibilità di condividere le aree sportive, laboratoriali e l’auditorium. Da ciò deriverebbe un arricchimento complessivo nella realizzazione dell’offerta formativa: offerta che oltretutto, assommandosi, diventa oggi straordinariamente ampia, con ben sette indirizzi fra i quali scegliere. Infatti, oltre agli indirizzi classico, artistico, scienze umane, linguistico, musicale e coreutico, previsto - in attesa di ulteriori sviluppi - al Polo Liceale lametino il nuovo indirizzo “Made in Italy”, unico della provincia, incentrato sulla valorizzazione dell’agroalimentare DOP e del mercato della moda.

Ma esistono nella scuola lametina anche aspetti indipendenti dal dimensionamento, che non risparmiano chi non è stato accorpato, e che si ripresentano puntuali al suono della campanella. E si parla di nuovo di spazi. “Il nuovo anno scolastico sta per iniziare”, spiega infatti la dirigente del Liceo Scientifico “Galilei” Teresa Goffredo, “e anche per l’imminente inizio ci troveremo davanti ad una emergenza per l’assenza di spazi, aule didattiche e laboratori. Al “Galilei”, va ribadito che da due anni, per questo motivo, non si riescono a soddisfare le richieste di molti studenti. Questa cronica mancanza, anche per il corrente anno scolastico, ha aggravato la situazione. Le soluzioni individuate penalizzeranno ancora una volta alunne e alunni, perché in più di un caso i nuovi spazi a loro destinati risulteranno angusti o saranno ricavati sacrificando aree importanti della struttura, come biblioteche e laboratori. Manca un progetto complessivo e soprattutto manca una programmazione per affrontare il problema strutturalmente e garantire così il diritto allo studio nella città di Lamezia Terme, e non si prospetta alcuna strategia di lungo periodo. In ultimo si segnala anche che da anni le sedute collegiali si svolgono in un atrio che costituisce l’unico spazio in grado di accogliere i quasi 90 docenti del liceo”.

Considerazioni di ordine generale, sugli accorpamenti ma anche sull’attuale inadeguatezza delle politiche scolastiche, arrivano dalla dirigente dell’Istituto “Einaudi” Rossana Costantino. “Il dimensionamento della rete scolastica intende rispondere a esigenze di razionalizzazione allo scopo di portare a un uso più efficiente delle risorse, riducendo i costi e ottimizzando il personale. Tuttavia, è fondamentale che venga attuato con una visione inclusiva, che tenga conto del diritto all'istruzione e delle specificità dei territori coinvolti, ma anche e soprattutto dei tempi in cui operare scelte significative. Il dimensionamento scolastico attuale ha evidenziato perlomeno una miopia della classe politica, che ha sottovalutato l'impatto di questa riorganizzazione sulla pressione già esistente nelle scuole, aggravata dalla gestione dei progetti legati al PNRR. Già impegnate in complessi processi di innovazione e miglioramento infrastrutturale, le scuole si sono trovate a dover affrontare ulteriori sfide amministrative e organizzative, come la revisione dei dati contabili e la gestione di organici più complessi. Questa scelta ha amplificato le difficoltà, mettendo sotto ulteriore stress segreterie già sottodimensionate e dirigenti scolastici costretti a lasciare le loro sedi consolidate per trasferirsi in località lontane. La decisione di procedere con un dimensionamento così radicale, senza considerare l’onere aggiuntivo del PNRR, ha contribuito a creare un ambiente di lavoro ancora più complesso e sfidante, con ripercussioni su tutto il sistema educativo locale. Con riferimento alla nostra comunità, poi, non possiamo fare a meno di sottolineare come le operazioni che hanno coinvolto il territorio di Lamezia Terme rappresentino un esempio di come scelte complesse possano influire significativamente sulla collettività. L’accentramento delle scuole ha aumentato la pressione sugli istituti centrali, mentre le aree periferiche hanno visto una riduzione dell'accesso ai servizi educativi. Queste decisioni, pur prese con l'intento di ottimizzare le risorse, hanno avuto ripercussioni sull’equilibrio territoriale e sulla qualità dell’esperienza educativa offerta”.

Giulia De Sensi

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