Lamezia Terme – L’associazione “Le Città Visibili” ricorda la signora Anna Gastel, morta il 28 gennaio a Milano a 71 anni. Anna Gastel è stata il simbolo della vita culturale di Milano e non solo, nipote del regista Luchino Visconti, presidente di MiTo, importante festival culturale organizzato dalle Città di Milano e Torino, e la prima donna battitrice d'asta di Christie's.
“L’abbiamo conosciuta, grazie ad Anna Misuraca, presidente dell'associazione ‘Le Città Visibili’, durante un viaggio ‘al buio’. Per tutelare la sua privacy e quella della sua famiglia, la destinazione di una passeggiata agostana ci era stata tenuta nascosta. Quando ci venne rivelata la meta, la curiosità e l’emozione superarono lo stupore. Ci venne incontro, splendida, in un raffinato caftano colorato, leggiadra e sorridente; semplice, con il suo stile essenziale. Ci tributò un benvenuto senza spocchia e senza artifici, come forse non immaginavamo di trovare negli ambienti esclusivi. Ci ha fatto vivere un sogno ad occhi aperti, raccontandoci la storia della sua famiglia, spiegandoci e descrivendoci tante delle innumerevoli foto che occupano le stanze della sua casa; senza mai ostentare nulla, condivideva con te le emozioni e la tenerezza dei suoi ricordi. Un’aristocratica generosa e accogliente: aveva quella capacità di mettere tutti a proprio agio, insita nel suo modo di fare, con la sua educazione d’altri tempi. Mai una sbavatura: era lo stile in persona. Abbiamo condiviso, con lei e il figlio Guido Taroni, che ne rispecchia il garbo, l’eleganza e la dolcezza, momenti ed esperienze indimenticabili che custodiremo tra i nostri ricordi più belli. Provava, nei confronti della Calabria, un amore profondo e testardo, che le è valso il Premio Sila nel 2016; si è dedicata tenacemente, insieme al marito Francesco, ad attività e iniziative volte a far riscoprire e promuovere l’essenza e l’anima della nostra terra, nelle cui potenzialità ha sempre creduto. Ha sostenuto la tutela dell’area di S. Andrea Apostolo dello Ionio ed è stata fondatrice e ispiratrice del Cammino Basiliano. Ha percorso 1.500 chilometri a piedi, tra il Pollino e l’Aspromonte; ha promosso strenuamente le Valli Cupe alle quali la lega anche una profonda amicizia col suo scopritore, Carmine Lupia, notissimo etnobotanico calabrese. Ci mancherà moltissimo e la ricorderemo sempre per ‘la Bellezza che ha saputo trasmettere al mondo’”.
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