Il Platano Orientale di Vrisi di Curinga al programma televisivo “L’Arca di Noè”

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Curinga – “In una fredda, ma luminosa giornata di fine gennaio nonostante la grave pandemia che ha colpito l’Italia, l’Europa e il mondo intero, Curinga - spiegano in una nota – ha accentrato su di se l’interesse dei naturalisti italiani e non solo. Per questo interesse, e per la fama che il Platano Orientale di Vrisi ha conquistato, dopo essere stato eletto l’albero più maestoso e più vecchio d’Italia, è stato oggetto di un servizio televisivo da parte della giornalista Maria Luisa Cocozza, conduttrice de’ “L’Arca di Noè” e da Andrea Maroè appassionato studioso e cercatore di alberi responsabile tecnico alberi monumentali FVG. L'Amministrazione Comunale ha accolto nella serata del 27 Gennaio la giornalista e lo studioso che hanno alloggiato a Curinga e ne hanno potuto ammirare la sua intatta realtà: le chiese, i palazzi, le stradine, i vicoli e i vicoletti. La mattinata del 28 è stata dedicata interamente al Platano millenario, che si è prestato generosamente con la sua maestosità e con la pacatezza della sua età, alle molte riprese e innumerevoli scatti di primi piani, per il programma condotto dalla giornalista Maria Luisa Cocozza. Le riprese e il servizio televisivo saranno trasmessi da Canale 5 in uno speciale, entro il mese di febbraio. Per inciso, vogliamo ricordare che a febbraio, saranno aperte le votazioni per la scelta dell’albero più significativo d’Europa e il nostro Platano essendo stato il vincitore dell'Italian Tree of the year 2020, sarà il rappresentante ufficiale per l'Italia, al Contest Europeo del 2021”.

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“Ad una occasione importante come questa - aggiungono - hanno partecipato innanzi tutto i nostri amministratori: il sindaco dottor Vincenzo Serrao, gli assessori professor Maria Sorrenti e l’avvocato Roberto Sorrenti. Sono intervenuti per il corpo dell’arma dei Carabinieri il maresciallo Maria Elisabetta Iodice in forza nella caserma di Curinga; il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Catanzaro, Colonnello Salvatore Spanò e il capitano dei carabinieri di Girifalco Felice Bucalo. Andrea Maroè, da perfetto scalatore di alberi giganti, con la sua competenza ed esperienza, nel rispetto totale dell'albero e della sua vita, si è arrampicato fino in cima. Ne ha verificato lo stato e ne ha misurato l'altezza, 31,50 metri. Con l'ausilio dei forestali è stata misurata anche la circonferenza che è risultata di 14,50 m. Al termine della bella e interessante mattinata, il sindaco ha omaggiato gli ospiti con una copia del libro del professore Franco Fruci, ‘Il Platano di Vrisi’ un racconto tra storia e leggenda: dall’ abbandono di culture e avvenimenti di un’ Armenia lontana, al viaggio verso l’ ignoto, che si concretizza nello sbarco sulle coste tirreniche di Curinga e che porta il protagonista a piantare uno stecco di platano su una collina che domina il mare in ricordo della sua travagliata e indimenticata terra. Quello di oggi - concludono - oltre ad essere stata una ricognizione scientifica e giornalistica, è stato un viaggio nel tempo, un viaggio alle radici della vita, un viaggio dentro la nostra essenza più profonda”.

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