Catanzaro - Nell'ambito delle iniziative celebrative del “Giorno della Memoria”, sono state consegnate dal prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa,e dal comandante del Comando Militare Esercito colonnello Ugo Gaeta, alla Caserma “Pepe-Bettoja” di Catanzaro, una onorificenza al figlio di un internato militare italiano calabrese e tre medaglie d'onore riservate ai "Cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto e per l'economia di guerra", che il Presidente della Repubblica Italiana ha concesso a tre cittadini, alla memoria, della provincia di Catanzaro. Si tratta di Giuseppe Cittadino, Vitaliano Longo e Raffaele Colao.
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Alla cerimonia hanno preso parte oltre ai congiunti degli insigniti, che hanno ritirato la decorazione, anche il Sottosegretario di Stato all'Interno, Wanda Ferro, i sindaci dei rispettivi comuni di residenza degli insigniti le autorità civili, militari e religiose della provincia e gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Casalinuovo" di Catanzaro, dell’Istituto “Ferrari” e dell'Istituto Comprensivo “Corrado Alvaro”, entrambi di Chiaravalle Centrale, del Convitto "P. Galluppi" di Catanzaro e dell'Istituto “Gatti-Manzoni-Augruso” plesso di Pianopoli che sono stati premiati nell’ambito della Prima Edizione del Premio "Giorno della Memoria - Gli internati Militari Italiani di Catanzaro".
"La memoria - ha detto il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro - deve essere costruzione continua e non soltanto un qualcosa di fine a se stesso anche attraverso il recupero di un percorso che è rimasto sempre nell'ombra, quello dei quasi 30mila internati italiani. L'evento odierno - ha evidenziato Ferro - fortemente voluto dall'esercito e della prefettura di Catanzaro, che coinvolge gli istituti scolastici della provincia anche mediante l'istituzione di un premio, rappresenta un'occasione importante per far comprendere ai nostri giovani che i pericoli sono dietro l'angolo, sono molto vicini rispetto ad uno scenario internazionale complicato e nello stesso tempo troppo spesso strumentalizzato. Penso allo scenario che riguarda la giusta difesa alla Palestina, ma che troppo spesso si traduce nelle piazze in qualcosa che non appartiene alla volontà di pace ma soltanto ad atti non sempre riconducibili a quel senso di austerità che non dovrebbe mai mancare quando si toccano certi argomenti".
B. M.
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