Lamezia Terme - Successivamente allo stato di agitazione dichiarato nel luglio scorso, che non ha sortito alcun effetto. Il Coordinamento delle Camere Penali Calabresi ha indetto uno sciopero a staffetta delle 11 Camere Penali Calabresi. Una protesta storica mai verificatasi sino ad ora, che culminerà con una tre giorni di astensione unitaria a dicembre. A tal proposito nella settimana in cui si astengono dalle udienze i penalisti Lametini, il Presidente avvocato Renzo Andricciola dichiara: “è una protesta la nostra contro nessuno, ma a favore di tutti, intendo, per i cittadini in primis e per le componenti del sistema giustizia in secundis. In generale non c’è un programma di riforma seria del sistema, si va avanti per spot e per situazioni estemporanee, si pensi al Decreto Caivano, Rave, ultimo DL sicurezza. In Calabria la situazione è ancora più grave, in questo caso lo spot che esportiamo è diventato quello di “Calabria Giudiziaria”, instaurazione di maxi processi che tramite l’istituto della connessione avvolgono al loro interno anche reati di poco conto. La conseguenza di ciò è l’ingestibilità dei processi da parte del sistema, con ampie lesioni del diritto di difesa per gli imputati. La paralisi dei Tribunali che sono costretti a “sacrificare” il resto dell’attività processuale, per la carenza endemica di Giudici. Si pensi al Tribunale del Riesame del nostro distretto, con una sola sezione, il quale con uno sforzo immane dei suoi componenti, si vede a volte costretto a decidere in pochi giorni sulla libertà personale di centinaia di persone".
Altra rivendicazione delle Camere Penali, precisa l’avvocato Andricciola, "è la separazione delle carriere, il cui tema è Stato al centro del Congresso Straordinario tenutosi a Reggio Calabria la settimana scorsa e, quindi, un PM che diventi “effettiva” parte processuale e un Giudice che diventi effettivamente terzo rispetto alle parti, così come statuito dall’art.111 della Costituzione”. Senza trascurare, riflette infine il presidente della camera penale lametina “l’emergenza carceri, sono 74 i suicidi da inizio anno, una escalation senza fine, un dramma che vede la politica distratta ed inerme. L’auspicio è quello di aprire un confronto con la politica e la Magistratura, per cercare di trovare delle convergenze al fine di avere un sistema giustizia che tuteli i diritti e le libertà di tutti”.
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