Lamezia, Masi (Pd): "Pesanti criticità sui fondi per i disabili"

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Lamezia Terme - "Se la consigliera comunale D'amico si è sentita in dovere di lanciare pubblicamente l'allarme circa i gravi ritardi relativi all'utilizzo delle risorse destinate alle categorie svantaggiate, la situazione è ben più grave di quanto immaginassimo. Del resto la consigliera è la presidente della Commissione per le Politiche Sociali, non certamente un semplice cittadino passato per caso dalle stanze del Comune" è quanto si legge in una nota di Gennarino Masi Segretario cittadino PD.

"Ancora una volta - aggiunge - un ennesimo caso di cattiva amministrazione della Giunta Mascaro, la cui responsabilità si estende a macchia d'olio su tutte le materie di competenza comunale. Appena l'altro ieri abbiamo dovuto evidenziare la deficienza di capacità programmatica in materia scolastica, oggi è il turno delle gravi lacune gestionali nel delicato settore delle Politiche Sociali. I risultati sono davanti agli occhi di tutti: scuole e politiche sociali nel caos. Già nel lontano mese di Dicembre il Partito Democratico aveva segnalato le pesanti criticità circa l'utilizzo dei fondi pubblici destinati alla spesa sociale. Sin da allora era evidente il rischio che il Comune dovesse restituire le risorse destinate a questo importante settore".

"Il sindaco Paolo Mascaro, che - precisa Masi - ci ha abituati a sfornare dati, diagrammi, numeri, date, orari, estremi di delibere e determine, dovrebbe lasciare da parte l'aritmetica e la ragioneria contabile e, invece, rendere conto alla città delle ragioni degli imperdonabili ritardi accumulati. Non basterebbero semplici e formali scuse, peraltro tardive
I destinatari di queste risorse non sono imprenditori o soggetti agiati con disponibilità economiche, ma soggetti deboli che da anni aspettano che le risorse a loro destinate siano operative, per poter affrontare le oggettive difficoltà quotidiane, non certamente rinviabili. Invece, l’ennesima prova di inefficienza dell’amministrazione Mascaro, si è dovuta misurare con la contestazione delle famiglie lametine coinvolte, che nello scorso mese di giugno avevano avuto delle rassicurazioni da parte dell'Amministrazione. Garanzie poi di fatto disattese tanto che le stesse famiglie, esasperate dai ritardi, si sono trovate costrette a diffidare la dirigente del Settore".

"La situazione - sottolinea - è veramente grave, se si pensa che lo scorso 28 maggio, dopo il suo insediamento l’assessore Antonietta Rizzo, ha rivelato con estremo candore che vi erano «più di 35 milioni di euro da riprogrammare». Ciò tenuto conto che vi era una serie di fondi già disponibili ("Progetto di Vita", "Caregiver" 2022, FNA 2014/20, "Includi" 2022, ecc.), cioè fondi d'ambito territoriale e fondi comunali. Quasi come se non fosse servito a niente il grave precedente della restituzione dei fondi non rendicontati in tempo utile. Un aspetto assai preoccupante è che questa storia, che dura ormai da troppo tempo, rivela uno spaccato sociale drammatico, perché da un lato ci sono tutti quei cittadini fragili (a causa di varie patologie, anche tumorali) spesso emarginati e non coinvolti nei processi di riabilitazione e assistenza previsti dalle norme, e dall’altro una corresponsabilità diffusa condivisa dal Settore Politiche Sociali, dall’Asp territoriale e soprattutto dalla colpevole Giunta Mascaro che ha una responsabilità anche rispetto ai comuni del Circondario di cui è in alcuni casi capofila. Noi del PD - conclude - riteniamo necessario che si faccia chiarezza il più rapidamente possibile per dare risposte alle persone fragili e alle loro famiglie. Nello stesso tempo non bisogna trascurare di accertare le gravi responsabilità politiche, amministrative e gestionali. Ma di già al PD appare chiara l'ennesima prova di inefficienza e incapacità programmatica dell'Amministrazione Mascaro, che non riesce a discernere tra mera contabilità, pianificazione dei processi amministrativi e mere azioni gestionali".

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