Lamezia Terme - "L’ultimo commissariamento del Comune di Lamezia Terme per non aver raggiunto gli obiettivi nel settore riguardante i servizi sociali, gli asili nido ed il trasporto degli alunni con disabilità, è, dopo quelli sull’abusivismo e sul campo Rom di Scordovillo, l’ennesima prova di inefficienza dell’amministrazione Mascaro. Una giunta che ha dato prova di incapacità di fare qualcosa di durevole e utile per la città e che – nonostante tutto – ha la sfacciataggine di riproporsi all’elettorato dopo dieci anni fallimentari" è quanto si legge in una nota di Gennarino Masi Segretario cittadino PD Lamezia.
"Non ci sono più alibi per la giunta Mascaro ed i suoi seguaci: il provvedimento del 18 Ottobre 2024 - precisa - emanato dal Ministro dell’Interno di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, è la certificazione (per decreto) del mancato raggiungimento degli obiettivi in materia di servizi sociali, asili nido e trasporto degli studenti con disabilità. La gravità dei ritardi accumulati consiste soprattutto nel non aver dato priorità agli interventi dovuti nel delicato settore dei servizi sociali, dimostrando ancora una volta l’indolenza e l’incapacità amministrativa della giunta Mascaro che non riesce a gestire efficacemente le risorse disponibili a favore dei più deboli. In un periodo di profonda crisi economica, l’inerzia amministrativa del sindaco Mascaro si è riversata sui soggetti più deboli della città di Lamezia Terme e dei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale del Lametino di cui Lamezia Terme è ente capofila. Aspetto che più volte il Partito Democratico di Lamezia Terme ha denunciato".
"Non aver dato priorità ai più deboli - sottlinea - devolvendo personale e risorse ad un settore strategico in un periodo cruciale per i servizi sociali, ove il trasferimento di competenze socio-assistenziali agli ambiti territoriali sociali ha determinato lo spostamento sugli stessi di ingenti risorse, significa disinteresse per i problemi dei cittadini più deboli e mancanza di visione politica verso il settore della disabilità e del disagio sociale. Non basta fare centri di osservazione se poi non si scende nel concreto e si incide sulle tristi realtà che accumulano sofferenza e dolore. Tutto però assume contorni ancora più gravi - aggiunge Masi - per i silenzi dell’amministrazione, che si rifugia nei toni trionfalistici, della maggioranza, che ha perso i lumi della ragione, e, soprattutto di quei consiglieri comunali, che pur di conservare il loro posticino al sole, hanno smarrito il loro senso di responsabilità e il dovere civico di controllo sull’attività amministrativa, ruolo per il quale hanno chiesto il voto ai cittadini. Chiediamo al sindaco, per l’ennesima volta, di chiarire: se e come sono state utilizzate alcune somme di cassa vincolata (milioni di euro?) che l’Ente ha ricevuto per spesa sociale? a quanto ammontano quelle non ancora utilizzate e che fine faranno? quante di esse dovranno essere restituite?".
"Ciò, inevitabilmente, pone un serio problema politico e riguarda la qualità della giunta comunale, perché è evidente che ciò non fa che certificare che in questi anni non solo è mancato il coordinamento delle attività ma è mancato anche l’impegno politico di chi aveva il compito di amministrare la cosa pubblica. La somma dei 35 milioni di euro di cui parlava l’assessore Rizzo, al suo insediamento, da riprogrammare è l’ennesima certificazione del fallimento di questa amministrazione e pone anche l’interrogativo se tali fondi siano stati utilizzati e come. Il commissariamento non fa che confermare l’ennesima bocciatura del sindaco e della sua amministrazione. Lamezia - conclude - non merita questo deprecabile teatrino che offende i cittadini e soprattutto le famiglie che maggiormente soffrono in questo frangente di crisi acuta sotto il profilo socio-economico. Di certo noi non staremo a guardare un’amministrazione agonizzante che rischia di trascinare con sé una città che, ormai da troppo tempo, merita una nuova stagione di buona politica e di buona amministrazione. I cittadini di Lamezia meritano di più, meritano di meglio".
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