Lamezia Terme – Sconfitta alla fine sostanzialmente indolore, quella rimediata al “Sant’Antonio” di Isola Capo Rizzuto dalla Vigor Lamezia. Una battuta di arresto, la seconda della stagione, peraltro sempre per 1-0, che poteva far avvicinare sensibilmente le più immediate inseguitrici, avendo, queste, potuto scendere in campo a distanza di ventiquattro ore dai biancoverdi. Fortunatamente così non è stato, invece, dato che Reggioravagnese e PraiaTortora hanno confermato di attraversare un momento decisamente poco felice. La compagine dello Stretto (appena otto punti negli ultimi 540’), che ieri ha esonerato il tecnico Misiti, è uscita sconfitta da Rossano. Quella dell’alto Tirreno cosentino (tre punti all’attivo nelle ultime quattro uscite) da Africo, ad opera del San Luca. Ma del passo falso della capolista non ha pienamente approfittato nemmeno la Paolana, bloccata sul nulla di fatto ad Ardore. Punto che ha comunque consentito alla squadra allenata dall’ex calciatore, e tecnico, della Vigor Angelo Andreoli di agganciare la Reggioravagnese in seconda posizione. Duetto virtualmente scavalcabile dalla Rossanese dato che dovrà ritornare nuovamente a Brancaleone per il recupero (resta da giocare l’intero secondo tempo) del recupero di campionato. Ma c’è un altro possibile scenario: qualora il giudice sportivo dovesse accogliere il ricorso della Reggioravagnese in merito al match interno con il Castrovillari, finito 2-2 sul campo, gli amaranto balzerebbero da soli al secondo posto, accorciando a -4 dalla Vigor.
Ad Isola sabato si è dunque interrotta la striscia di nove risultati utili di fila di Curcio e compagni. Le più lunghe restano, perciò, quelle di dodici e tredici giornate, conseguite, rispettivamente, dal PraiaTortora, tra la quarta e la quindicesima, e dalla Reggioravagnese tra la prima e la tredicesima giornata. La più corposa in essere adesso diventa quella della rediviva Paolana, imbattuta da otto turni. Particolare curioso, se a Brancaleone domenica 26 gennaio si era spezzata, dopo dieci settimane, la serie positiva dell’Isola, una settimana dopo è toccato proprio ai crotonesi, ora ad una sola incollatura di distacco dalla zona play-off, infrangere a loro volta quella che era nel frattempo diventata la più lunga in essere.
Al contempo, si ferma a cinque il numero di vittorie consecutive dei lametini. Soltanto eguagliata, quindi, la sequela di successi inanellata dalla compagine praiese tra la quarta e l’ottava giornata.
Dopo quasi due mesi dall’ultima volta, torna a non segnare l’undici vigorino. Polveri bagnate che lo fanno scendere da secondo a terzo attacco più prolifico, staccato ora di due gol da quello della Rossanese. Quella, da ormai sette turni consecutivi, imperniata sui centrali Ruano e De Nisi, resta, invece, la retroguardia meno perforata, anche se adesso tallonata proprio da quella dell’Isola che ha un solo gol di più al passivo.
Reggioravagnese e Vigor perdono entrambe la loro seconda gara stagionale, ma restano le meno sconfitte. Segue l’Isola Capo Rizzuto con tre kappaò. Nonostante la battuta di arresto in terra crotonese, è sempre la squadra biancoverde quella con il miglior rendimento esterno: 20 punti contro i 18 del Soriano che, peraltro, rispetto alla capolista ha sin qui giocato una gara in più lontano dalle mura amiche. Palermo, che aveva già fatto male al D’Ippolito nel match di andata, è il primo calciatore a riuscire, in questo campionato, a far gol su azione alla Vigor tra le mura amiche. Prima di sabato scorso l’unico gol fuoricasa la squadra del presidente Rettura l’aveva incassato ad Ardore, oltre quattro mesi fa!
Al “Sant’Antonio”, complice l’infortunio accusato sei giorni prima, contro l’Ardore, dal titolare Iannì, quarta presenza da titolare per il 2005 Sicilia. L’ultima volta ch’era stato schierato dal primo minuto era successo nel match con il Soriano, ironia del destino anche in quel caso terminato con la sconfitta dei biancoverdi. Se contro i vibonesi il portiere scuola Cosenza non era stato impeccabile, stavolta non ci sentiamo di addebitargli alcuna responsabilità per la battuta di arresto dei suoi. E’ stato chiamato in causa giusto in qualche uscita, tra l’altro piuttosto semplice. Per il resto ha potuto contare sull’aiuto della traversa, ben due volte in pochissimi secondi, e nella mira imprecisa di qualche avanti giallorosso. Niente ha potuto sul preciso diagonale vincente di Palermo. In tale circostanza, al netto della bravura tecnica del classe 2003 isolano, più di una responsabilità ce l’hanno invece i suoi compagni di reparto. L’azione incriminata ha inizio da un passaggio errato di Sicoli verso Trentinella. Scatta così veloce la ripartenza avversaria, con Gassama che attira su di sè De Nisi, riuscendo a scaricare su Palermo il quale resiste al ritorno delll’ex Sambiase e Promosport, avanza, salta con una finta, prendendolo in controtempo, De Fazio e, approfittando del vuoto generato dall’assenza di De Nisi e da un fin troppo statuario Ruano (il quale fa due passi indietro nel tentativo maldestro di mettere in off-side Konè, peraltro tenuto nettamente in gioco da Sicoli, invece di stringere immediatamente la diagonale), penetra, come una lama nel burro, nell’area vigorina e non dà scampo a Sicilia. Il centrale spagnolo in precedenza aveva commesso un’altra evidente sbavatura, consentendo allo stesso Palermo di presentarsi davanti al portiere, salvo poi sparare in quel caso alle stelle.
Dopo i ben quattro gol nelle sue prime tre gare stagionali in biancoverde, seconda sfida consecutiva all’asciutto per il bomber Fioretti, ad Isola incappato in una giornata no. Ha avuto a disposizione almeno quattro nitide occasioni per poter lasciare il segno, ma non ha inquadrato lo specchio o ha concluso debolmente tra le braccia dell’ex Mercuri.
Seconda consecutiva da titolare per l’esperto Cosenza in mezzo al campo, nonché per il trio avanzato Spano’ – Fioretti – Catania. Quarta per Trentinella.
La squadra di Saverio Gregorace ha affrontato la ripresa con molta più determinazione, attenzione e cattiveria agonistica della Vigor. Aspetto che dovrà servire da monito a Curcio, tornato arruolabile dopo tre settimane di stop a causa di una fastidiosa bronchite, e compagni. Non basta essere più forti tecnicamente dell’avversario, infatti, se non vi abbini al contempo “fame” e determinazione.
Adesso arriva un trittico di gare non eccessivamente proibitivo, e quindi da sfruttare al massimo, prima delle due consecutive trasferte di Brancaleone e Soriano. Domenica l’impianto di via Marconi riaprirà le porte al pubblico vigorino per ospitare la Palmese, ovvero quella che, risultati alla mano, leggi quattro affermazioni consecutive, è la compagine più in forma del momento. Nel giro di una settimana mister Salerno si ritroverà dunque ad affrontare le due squadre alla cui guida in passato ha già vinto il campionato di Eccellenza calabrese.
Saldo in attivo di un solo punto se raffrontiamo quanto racimolato dalla squadra, allora allenata da Danilo Fanello, nei primi 360’ di stagione con quanto invece raccolto in queste prime quattro giornate di ritorno.
Ferdinando Gaetano
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