Lamezia Terme – Una vittoria tutt’altro che semplice, quella conquistata dal Sambiase ai danni della Sancataldese, ma oltremodo preziosa, avendo da un lato consentito di interrompere la mini striscia negativa che aveva portato in dote appena un punto nei precedenti 180’, dall’altro di continuare a cullare il sogno primo posto. Anche se Siracusa e Reggina rimangono favorite per il salto di categoria, visto il valore delle rispettive rose, i giallorossi restano a -3 dagli amaranto dello Stretto ed a – 6 dalla capolista aretusea. E domenica prossima è in programma proprio il big match tra le attuali prime due della classe. Qualora, di conseguenza, la Reggina riuscisse ad imporsi e, contemporaneamente, Strumbo e compagni dovessero tornare con l’intera posta da Locri, questi ultimi si ritroverebbero nuovamente a – 3 dalla vetta. Ricordiamo, tra l’altro, che in questo girone di ritorno il Sambiase dovrà ancora affrontare, peraltro al “D’Ippolito”, Reggina e Scafatese. I sostenitori giallorossi possono insomma continuare a sognare, il che non costa niente come suol dirsi. Ad undici turni dal termine, la squadra di mister Morelli ha intanto quasi ipotecato la partecipazione ai play-off. Sono ben 12, infatti, le lunghezze di vantaggio sulla sesta, ovvero su quella Nissa che poco più di una settimana fa ha spezzato la striscia positiva del Sambiase che si protraeva da ormai quattordici giornate. Prosegue, invece, quella della Reggina, ieri arrivata a diciassette turni. Nelle ultime tre settimane si sono un po' capovolti i rapporti di forza, a livello di numeri statistici, tra le prime cinque della classe. Il Sambiase, che era di gran lunga la squadra più in forma, adesso è l’ultima se consideriamo i soli quattro punti raccolti nelle tre uscite più recenti. Il Siracusa proviene da quattro successi, iniziati proprio subito dopo il kappaò casalingo contro i lametini. La Reggina ha addirittura vinto sette delle ultime otto gare, con l’unico pari peraltro ottenuto a Scafati. La rediviva Vibonese ha trionfato in quattro delle ultime cinque gare giocate (unico passo falso proprio al D’Ippolito), mentre la Scafatese è pur sempre in serie positiva da sette turni, nei quali ha comunque raccolto solo tre vittorie. Resta tuttavia del Sambiase quella che è sinora stata la sequela più lunga di affermazioni consecutive (ben otto) in questo torneo. Si sono fermate a “soli” cinque successi di fila Siracusa e Scafatese.
Contro la Sancataldese, che all’andata aveva agguantato il 2-2 in pieno recupero, è arrivata la prima vittoria casalinga stagionale con il più classico dei risultati. Grazie anche al pizzico di fortuna che ha consentito di non capitolare in occasione delle quattro occasioni nitide avute a disposizione, sullo 0-0, dai verdeamaranto nisseni. Decisamente più freddo e cattivo sotto porta il Sambiase, con le due bordate scoccate sotto la traversa da Ferraro prima e Solomon dopo. Il centravanti lametino sale a undici centri, diventando ora da solo il nuovo cannoniere principe dei suoi. Resta difatti a dieci Zerbo, così come a sette Umbaca. Quest’ultimo ieri ha dovuto saltare la sua seconda gara stagionale per un problema di salute che potrebbe costringerlo ad un intervento e quindi a qualche settimana di stop. Importante, in tale ottica, visti pure i problemi fisici che da un po' di tempo hanno frenato Cataldi, l’aver recuperato Gino Costanzo. Ieri il fantasista classe 2004 ha riassaggiato il terreno di gioco a distanza di più di tre mesi dalla frattura all’avambraccio rimediata nella gara di Scafati.
Secondo gol, terzo se vi includiamo pure quello valso il momentaneo 1-1 a Casarano in Coppa Italia, stagionale per il centrocampista Manu Solomon. Niente male per chi fino all’anno scorso aveva giocato solo nei campionati regionali. L’ex Scalea ha un po' pagato lo scotto del salto di categoria nelle prime giornate, ma è ormai tornato il motorino inesauribile in mezzo al campo, ieri anche in versione mezzala. Particolare curioso, Solomon anche stavolta, così com’era già accaduto al “Generale Gaeta” di Enna, ha segnato a metà ripresa.
Solo in sette hanno sin qui provato la gioia di gonfiare la rete avversaria: Ferraro, Zerbo, Umbaca, Solomon, Perri, Piriz e l’ormai ex Munoz. Ventuno dei trentatre gol complessivi, il Sambiase li ha fatti nei secondi tempi. Si tratta del quinto attacco del torneo. Tre, invece, le compagini che hanno incassato meno reti dei giallorossi: Siracusa, Reggina e Vibonese.
Primo assist vincente per Zerbo. In questa speciale graduatoria comanda sempre Ferraro con cinque passaggi vincenti. Segue Umbaca a quattro. Quindi Valentino Frasson, Piriz e Cataldi con due. Un assist risolutivo a testa, infine, per Carella, Gassama e Strumbo.
La squadra con meno sconfitte sul groppone resta sempre la Reggina. Gli amaranto si sono dovuti arrendere in sole due occasioni. A seguire Siracusa e Sambiase con tre kappaò.
Ancora una volta le siciliane, in questa stagione, non trovano vita facile al “D’Ippolito”. Appena due pari e, per il resto, solo sconfitte. Considerando pure le gare giocatesi in Sicilia, soltanto la Nissa è sin qui riuscita a battere la formazione del presidente Folino.
Saldo in attivo di due punti se raffrontiamo quanto raccolto da quest’ultima nelle prime cinque giornate con quanto ottenuto nello stesso arco temporale di questo girone di ritorno.
Il singolo atleta giallorosso con più minuti giocati (1927’) resta Alessio Giuliani. L’estremo difensore romano è anche l’unico ad essere sempre sceso in campo in queste prime ventidue gare. Il secondo più “stacanovista” della rosa è il difensore Gerardo Strumbo (1890’), il quale ha saltato, peraltro per squalifica, esclusivamente la gara di Agrigento. Per il resto, sempre in campo senza mai essere sostituito.
Al pari di Giuliani, ma con meno minutaggio, anche Luca Ferraro non ha finora mai saltato una tappa di questo campionato. Soltanto in tre gare, peraltro consecutive (quarta, quinta e sesta giornata), il centravanti non è partito dal primo minuto.
Altro punto fermo dello scacchiere sambiasino è Gabriele Zerbo. L’attaccante palermitano non è stato utilizzato unicamente nella trasferta di Pompei, per squalifica. Nelle restanti gare sempre titolare ad eccezione del match con il Castrumfavara, allorquando è subentrato a metà secondo tempo.
Ferdinando Gaetano
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