Lamezia Terme – Si chiude nel migliore dei modi il delicato doppio turno esterno consecutivo in casa Vigor Lamezia. Dopo il nulla di fatto a Brancaleone, è arrivata la tanto attesa prova di forza. Eppure, la gara in quel di Soriano Calabro si era messa come peggio non si poteva, con i padroni di casa in vantaggio per 2-0 dopo appena 25’, complici due gravi disattenzioni della retroguardia, e nello specifico del duo Iannì – De Nisi. Quando Staropoli, di testa (con probabile ultimo tocco di De Nisi), ha insaccato su tiro dalla bandierina di Ocampo, per un minuto abbondante è calato il gelo sia tra il pubblico di fede lametina, che, in campo, tra calciatori e occupanti la panchina ospite. Passato l’attimo di comprensibile smarrimento, Curcio e compagni hanno tuttavia reagito con grande carattere, tanto da riportare in equilibrio il risultato prima dell’intervallo. Nella ripresa, poi, i lametini hanno segnato altri due gol e legittimato la propria vittoria. E’ finita 4-2, come la sfida giocatasi, al “D’Ippolito”, nel girone di ritorno dello scorso torneo di Eccellenza. A quella gara presero parte ben undici dei complessivamente trenta elementi scesi in campo, dall’inizio o subentrando nei secondi 45’, avantieri pomeriggio.
L’Alexandra Primerano porta ancora bene ai biancoverdi i quali vi avevano già vinto, ma in quel caso per 1-0, il 17 novembre 2019. Soriano – Vigor della passata stagione si giocò al “Marzano” di Vibo Marina, dato che al “Primerano” erano in corso i lavori per la messa dell’erba sintetica e l’ammodernamento degli spalti. In realtà, la struttura che domenica ha accolto diverse centinaia di tifosi lametini ha lasciato parecchio a desiderare a livello logistico. In primis per l’assoluta mancanza dei bagni, di una qualsiasi postazione riservata agli operatori dell’informazione, nonché di un vero settore ospiti. In tutto ciò, ovviamente, le responsabilità non sono tanto della società vibonese, quanto, piuttosto, di chi ha progettato, eseguito e dato l’ok all’omologazione dell’impianto per un campionato importante qual è quello di Eccellenza. Tant’è che, subito dopo il momentaneo 2-0 locale, la situazione stava pericolosamente degenerando. Il tutto innescato, a quanto pare, da alcuni cori offensivi lanciati da una manciata, bisogna specificarlo, di giovanissimi tifosi di casa, nonché per un gestaccio, passato inosservato agli occhi di arbitro e, soprattutto, secondo assistente, rivolto, sempre al pubblico ospite, stavolta da parte dell’autore del raddoppio sorianese. Il tutto facilitato dall’assoluta iniziale mancanza di Forze dell’Ordine, arrivate allo stadio soltanto dopo che si erano accesi gli animi in gradinata. Per siffatto stato di cose, sono apparse un tantino esagerate le 10 euro del prezzo del biglietto intero richiesto per l’ingresso. In campo, tra le due squadre e società ha invece trionfato il fair play e l’amicizia.
Ma torniamo al calcio giocato. Più di tre gol, in trasferta, la Vigor non li segnava dal match giocato la scorsa stagione in casa dello Stilomonasterace, terminato con un tennistico 2-6. Anche quella domenica alcuni dei gol lametini portarono la firma di Spanò (doppietta) e Rodriguez. Nel centro delle Serre, Curcio e compagni hanno ottenuto il quinto risultato utile consecutivo, nonché la terza vittoria nelle ultime quattro uscite. L’attacco biancoverde rimane il terzo, ma ora da solo essendosi scrollato la compagnia del PraiaTortora, più prolifico dopo quelli di Rossanese e Reggioravagnese. Nonostante i due gol incassati al “Primerano”, continua a non esserci partita alla voce difesa meno perforata. Appena dodici gol al passivo per i lametini. Segue, ma con diciassette, l’Isola Capo Rizzuto. La compagine di mister Salerno è pure in testa per minor numero di gare perse: soltanto due in ventiquattro giornate. Così come guida, con quindici affermazioni complessive, la graduatoria relativa al computo delle partite vinte. Una più della Rossanese. Proprio la formazione bizantina e la Reggioravagnese diventano, ora, le più immediate inseguitrici, comunque distanti sette lunghezze.
Il successo in terra vibonese consente di consolidare il primato pure alla voce miglior rendimento esterno: ventisette punti in dodici gare, di cui otto vinte. Ormai non più superabile dallo stesso Soriano la striscia positiva inanellata dalla Reggioravagnese nelle prime tredici giornate del torneo. I rossoblù hanno perso l’imbattibilità dopo sette turni, i quali avevano fruttato loro la bellezza di diciannove punti. Vigor che ha sin qui giocato lo stesso numero di gare in casa ed in trasferta. Ebbene, lontano dalle mura amiche ha raccolto due punti in più. Nel frattempo, riconquista pure il primato nella speciale classifica del solo girone di ritorno: avendo perso entrambe, Paolana e Soriano restano a 19 punti, mentre la Vigor balza a 20. La Palmese sale a 18. Equilibrio perfetto tra quanto racimolato dalla squadra, allora allenata da Danilo Fanello, nei primi 810’ di stagione, ovvero venti punti, e quanto raccolto in queste prime nove giornate di ritorno.
Saldo appena negativo (-1) tra la resa (52 punti) ottenuta in queste ventiquattro giornate dell’attuale torneo e quanto messo in cascina (53 punti) nei primi 2160’ del campionato di Eccellenza 2023-24. Concludiamo con qualche dato statistico sui singoli. Decima gara consecutiva da titolare per Fioretti, settima per Spanò, sesta di Rodriguez, quinta per Ianni e Curcio. Quinta presenza stagionale, quarta da titolare, per il 2005 Cesare Morelli. Da quando è arrivato mister Salerno, infine, nessun biancoverde è riuscito a giocare sempre dal primo minuto. L’unico a non avere comunque saltato neanche una gara, era De Fazio, che ha però dovuto disertare gli ultimi 90’ per un infortunio. Quarto gol stagionale, secondo consecutivo dal dischetto, di Pedro Rodriguez. Settimo, o sesto (a seconda se gli si attribuisca, o meno, quello di Palmi), per Spanò. Secondo per il 2006 Antonio Lucia. Primo centro in biancoverde del trentasettenne Cosenza. Altra new entry quella del 2005 Morelli alla voce assist vincenti. Terzo rigore stagionale a favore, peraltro tutti concentrati nelle ultime cinque gare, dei biancoverdi. Ben due di questi sono stati procurati da Spanò.
Ferdinando Gaetano
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