Tentato sequestro a scopo di estorsione, due arresti nel Reggino

carabinieri42b4c_0aa38_56e9a.jpg

Reggio Calabria - Tentato sequestro di persona a scopo di estorsione: con questa accusa i Carabinieri hanno arrestato 2 persone a Feroleto della Chiesa, piccolo centro del Reggino. Secondo quanto ricostruito, la violenza ha fatto irruzione all’improvviso sconvolgendo la vita di una famiglia e la quiete della comunità quando un uomo è stato brutalmente aggredito da due concittadini proprio davanti alla sua abitazione. La causa scatenante sarebbe un vecchio debito contratto da un suo familiare anni fa, una questione mai risolta che ha portato i due aggressori a tentare un'azione estrema: il sequestro della vittima. La moglie della vittima, terrorizzata, ha lanciato l'allarme al numero di emergenza 112 e, con la voce rotta dal panico, ha raccontato agli operatori della Centrale Operativa dei Carabinieri di Gioia Tauro che suo marito era stato pestato brutalmente da due uomini, che stavano cercando di trascinarlo a forza in una macchina.
 L'intervento è stato immediato. Sul luogo sono accorsi i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Gioia Tauro e della Stazione di Feroleto della Chiesa.

La scena che i militari si sono trovati davanti è stata agghiacciante: l’uomo, a terra, era coperto di ferite e lividi, con evidenti traumi al viso e al corpo. Accanto a lui, l’auto usata dai due aggressori, sporca di sangue, a testimonianza della brutalità del pestaggio. Le prime ricostruzioni hanno chiarito il movente: un debito di vecchia data, una questione irrisolta che ha portato a una rappresaglia violenta. Ma è stata l’intervento dell’Arma a interrompere il piano. I militari, in una rapida operazione, sono riusciti a rintracciare i due sospetti nelle loro abitazioni. I due uomini erano intenti a bruciare i loro indumenti nel probabile tentativo di cancellare le tracce del crimine appena commesso. Gli indumenti sono stati sequestrati e per i due è scattato immediatamente l'arresto.Grazie alla rapidità dell’intervento dei Carabinieri, è stato evitato il peggio. Il sequestro è stato sventato prima che gli aggressori riuscissero a completare il loro piano. Ora i due arrestati si trovano a disposizione dell’autorità giudiziaria di Palmi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA