Sbarco 37 migranti a Gioia Tauro, arrestati due scafisti

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Gioia Tauro - Un cittadino ucraino ed uno russo sono stati sono stati sottoposti a fermo con l'accusa di essere gli scafisti della barca a vela giunta nei giorni scorsi nel porto di Gioia Tauro con 37 migranti, in prevalenza curdi, a bordo. Ad allertare la polizia, che poi ha avvertito la Guardia costiera, è stata una richiesta di soccorso giunta al 113 da parte di uno sconosciuto che, in inglese, ha detto di trovarsi su un'imbarcazione nel tratto antistante Gioia Tauro. La barca a vela, battente bandiera tedesca e denominata "Firefox", è stata quindi abbordata e trainata nella darsena del porto di Gioia Tauro. A bordo sono stati trovati sei minori, cinque donne e 26 uomini tutti di etnia curda ad eccezione dei due europei. E proprio su di loro si è concentrata l'attenzione degli investigatori. Le indagini, condotte congiuntamente dal personale della Polizia di Stato di Gioia Tauro e dal personale della Guardia di finanza e della Guardia Costiera di Gioia Tauro, hanno quindi portato al fermo di Oleksandr Redchenko, di 44 anni, ucraino, e Roman Apolonsky (25), russo. I due sono accusati di trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato, con l'aggravante di averli esposti a pericolo per la loro vita e di averli sottoposti a trattamento inumano e e degradante, lasciandoli senza acqua né cibo durante la navigazione.

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