Catanzaro - Forza Italia della provincia di Catanzaro riparte da Marco Polimeni e da una squadra di giovani esponenti politici con alle spalle una lunga esperienza amministrativa. Classe '86, consigliere comunale di minoranza al comune di Catanzaro e già presidente dell'assise del capoluogo, Polimeni è stato eletto per acclamazione coordinatore di Forza Italia della provincia di Catanzaro al termine di un partecipato congresso, presieduto dal vice capogruppo vicario di Forza Italia al Senato Adriano Paroli, che ha visto la presenza tra gli altri del presidente della regione Roberto Occhiuto e del neo coordinatore regionale del partito, il deputato reggino Ciccio Cannizzaro. In prima fila il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro e la folta componente di assessori e consiglieri comunali della città della Piana che ha seguito il primo cittadino in una operazione politica che ha messo fine ogni velleità civica della maggioranza comunale, blindando il governo Mascaro sotto le insegne del partito di Occhiuto. Il tempo dirà se tale operazione è funzionale ad una ricandidatura del sindaco, in questo caso, con il sostegno del centrodestra "ufficiale". Se infatti l'adesione del gruppo Mascaro a Forza Italia ha in qualche modo risolto l'anomalia che vedeva uno dei principali partiti di centrodestra (che guida la regione) sedere nei banchi della minoranza, per tutta risposta il deputato lametino Domenico Furgiuele ha posizionato i consiglieri della Lega all'apposizione di Mascaro. L'unità del centrodestra lametino pare ancora lontana, dunque, ma quantomeno quella interna a Forza Italia di Catanzaro e Lamezia non è mancata. Sindaco e amministratori hanno assicurato la massima collaborazione al neo coordinatore Polimeni.
La "nuova" Forza Italia ha il volto e la commozione di Alessandra Lobello, già assessore della giunta comunale di Catanzaro guidata da Sergio Abramo (presente anche lui in prima fila, tantissimi gli attestati di stima che gli sono stati rivolti nel corso degli interventi). È toccato a lei presentare la mozione unitaria che ha trovato in Polimeni la sintesi a livello provinciale. Lobello ha ricostruito le tappe attraversate dal suo gruppo politico non dimenticando di citare due esponenti di primo piano della politica catanzarese l'ex senatore Pietro Aiello e l'ex consigliere regionale Baldo Esposito, "i primi a offrire uno spazio politico ad un gruppo di giovani con la passione per la politica". Un ringraziamento è stato rivolto anche a chi ha guidato Forza Italia nella provincia di Catanzaro fino al recente passato, come Mimmo Tallini fino ad arrivare all'ex coordinatore regionale Beppe Mangialavori. "L'elezione di Polimeni rappresenta un elemento di novità ma non chiamatela rottamazione" - ha precisato il coordinatore regionale del partito fondato da Berlusconi. Cannizzaro ha riferito di aver incontrato sia Aiello che Tallini e si è detto certo che Polimeni sarà bravo a non dispendere il patrimonio di esperienza politica che storicamente il centrodestra e Forza Italia esprimono nella città di Catanzaro.
Le conclusioni sono state affidate al presidente Occhiuto che si è detto "molto contento perché i congressi provinciali di Forza Italia in Calabria, in programma in questo weekend, sono congressi unitari. La Calabria – ha aggiunto – ha tanti problemi e quindi il gruppo dirigente politico della Calabria deve dimostrare di essere unito per affrontare questi problemi, deve dimostrare di non scegliere le liti, le tensioni interne. Io ho governato in questi due anni senza fare differenza tra sindaci di centrodestra e sindaci di centrosinistra, non mi sono mai occupato delle vicende politiche locali, sono un dirigente politico nazionale di Forza Italia e infatti – ha ribadito il presidente della Regione – ho scelto di impegnarmi per le elezioni politiche e per le elezioni europee, perché dare forza a Forza Italia, alle politiche, soprattutto alle europee, significa dare forza al governo regionale e renderlo più autorevole nel rapporto con il governo nazionale". Il governatore ha risposto a Polimeni che nel corso del suo intervento aveva invocato la ricandidatura di Occhiuto alla guida della Cittadella. "C’è tanto lavoro da fare. Io lo farò per i prossimi tre anni, perché fra tre anni scade il mio mandato - ha replicato Occhiuto. E ancora: "Alle Europee (il presidente ha specificato che non sarà candidato) dobbiamo avere un risultato straordinario. Ma è un risultato straordinario che serve al governo regionale".
Bruno Mirante
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