Lamezia Teme - “Le avventure delle sorelle e dei fratelli Pollicicchio”, uno spettacolo “per superare le paure e riflettere sulla fratellanza e la sorellanza di tutte le creature”. La compagnia Teatrop invita piccoli e grandi allo spettacolo in programma per il 21 dicembre prossimo all’auditorium del parco “Peppino Impastato” di Scinà, alle 17. Il lavoro teatrale è liberamente tratto dalla nota favola di Pollicino; di e con Nadia Casamassima, la regia è affidata a Andrea Santantonio.
La pièce narra la storia delle sorelle e dei fratelli Pollicicchio che decidono di lasciare la loro casa e attraversare il bosco in nome della libertà e dell’avventura. In questo loro viaggio incontreranno diversi personaggi tra cui Fiori, Volpe, Albero, Vento, Lupo e infine la Casa dell’Orco; incontri particolari e a dir poco spettacolari che, ad ognuno, daranno modo di parlare delle proprie paure e fragilità. Con questa ennesima rappresentazione Greta Belometti e Pierpaolo Bonaccurso, direttori artistici di Teatrop, si rivolgono all’intera comunità lametina invitata a vivere un proficuo momento di incontro e condivisione proprio in vista delle festività natalizie. “Lo spettacolo del 21 dicembre vuol essere, dunque, l’occasione per ritrovarsi insieme: giovani e adulti, genitori e figli, per godersi uno spettacolo denso di significato e per riscoprire la gioia dello stare insieme in un’atmosfera tipicamente natalizia – informano dalla compagnia - Per Teatrop sarà la conclusione festosa di un anno, come il 2024, ricco di soddisfazioni e ambiti traguardi raggiunti con l’organizzazione di manifestazioni e con la produzione di spettacoli che hanno ottenuto riconoscimenti e larghi consensi a livello regionale e nazionale. Per la realizzazione dell’evento Teatrop ringrazia per la fattiva collaborazione la cooperativa Malgrado Tutto che sovrintende alla cura e manutenzione degli spazi aperti e dell’auditorium del parco Impastato”.
Un po’ di trama… “C’erano una volta, in un tempo lontano, 4 sorelle e 3 fratelli. Quello era un tempo strano, in cui c’era una grande carestia, la carestia più grande di tutti i tempi, ma anche quella era una strana carestia. Difatti, non era il pane a mancare, quello che mancava era la vita. Perché in quel tempo strambo, a causa della Grande Paura che incombeva, i bambini e le bambine trascorrevano tutto il tempo in casa, senza più conoscere le cose del mondo”.
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