Trovate armi e una granata da guerra: arresti nel Reggino

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Reggio Calabria - Dopo l’arresto in flagranza per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso di Pasquale Zagari, 56 anni, i carabinieri della compagnia di Taurianova, con il supporto dei “Cacciatori” dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia, hanno svolto nei giorni scorsi prolungate attività di perquisizione nel territorio. L’intervento ha avuto esito positivo con il sequestro di svariate munizioni, armi da guerra e una granata. In particolare, in un terreno privato e già recintato nel centro cittadino di Taurianova, i Carabinieri, all’esito di attente ricerche, hanno rinvenuto all’interno di barattoli di plastica e vetro disseminati in vari punti e nascosti sotto terra ai margini del muro perimetrale, una granata da guerra del tipo M52 di produzione est-europea, letale e perfettamente funzionante, nonché 30 munizioni di vario calibro. Gli abituali utilizzatori del terreno recintato, giornalmente curato, coltivato e adibito anche alla custodia di animali, identificati in Antonino Alessi, 31enne Taurianovese e l’omonimo nonno paterno, 72enne, sono stati arrestati in flagranza per possesso illecito di munizioni e materiale esplodente da guerra.

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Le operazioni hanno però interessato anche altri terreni, dove si riteneva potessero essere occultate anche altre armi. Inoltre, in un terreno utilizzato da un taurianovese F.A., 38enne e già gravato da specifici precedenti di polizia, sono stati rinvenuti due giubbotti antiproiettile, di sconosciuta provenienza, e alcune cartucce cal. 12. In aggiunta, in un contiguo terreno, i militari, grazie alle accurate ricerche svolte anche utilizzando un metal detector, sono stati rinvenuti altri fucili, parzialmente interrati, tra cui due Ak-47 “kalashnikov” e un fucile Beretta cal. 12 a canne sovrapposte, con matricola abrasa, nonché vario munizionamento cal. 12.

Tutte le armi e le munizioni sono state sequestrate e saranno sottoposte ad approfondite analisi tecniche, anche al fine di verifiche un loro eventuale pregresso utilizzo. Al termine delle formalità di rito, l’anziano Alessi è stato tradotto in regime di arresti domiciliari nella propria abitazione, mentre il nipote è stato ristretto in carcere fino al giudizio di convalida, all’esito del quale, il Tribunale di Palmi ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere per Antonino Alessi, 31 anni e degli arresti domiciliari per il nonno 72enne.

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