Bologna - I finanzieri di Bologna, in esecuzione di un decreto emesso dalla Seconda Sezione Penale del locale Tribunale, hanno confiscato beni mobili ed immobili, per un valore stimato in almeno 1 milione e trecento mila euro, riconducibili ad un personaggio di elevata caratura criminale affiliato alla cosca della ‘Ndrangheta dei “Mancuso” di Limbadi (Vibo Valentia), risultato in diretto contatto con esponenti di punta del narcotraffico internazionale, residente ad Ozzano dell’Emilia e attualmente agli arresti domiciliari.
Il provvedimento trae origine da passate indagini svolte dalla Polizia Tributaria su delega del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna Enrico Cieri, a conclusione delle quali, nei mesi scorsi, le stesse Fiamme Gialle hanno ricostruito e proposto per il sequestro preventivo un complesso patrimoniale, costituito da beni mobili e immobili, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità economico-reddituale ufficiale dichiarata dal prevenuto e dal suo nucleo familiare.
Gli investigatori del Gico del Nucleo PT di Bologna sono riusciti, infatti, a ricostruire e a ricondurre in capo al Ventrici l’esistenza di un consistente patrimonio, in parte non emerso fino ad oggi, costituito prevalentemente da beni mobili ed immobili detenuti sia direttamente che indirettamente attraverso prestanome. Per l’attività investigativa i militari hanno fatto ricorso a complessi accertamenti bancari e, allo stesso tempo, si sono avvalsi di uno speciale applicativo informatico denominato “Molecola” ideato dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (Scico) per individuare ed aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità.
Le Fiamme Gialle di Bologna, avvalendosi in particolare di questo strumento di analisi, hanno messo “sotto lente" tutte le evidenze patrimoniali caratterizzate da rilevanti indici di incoerenza, individuando, al contempo, tutti i collegamenti fra le posizioni dell’interessato e quelle dei soggetti interposti.
Fra gli immobili, ubicati nelle province di Bologna e Vibo Valentia, riconducibili al prevenuto, spiccano due “ville residenziali” entrambe a Bentivoglio (Bo), terreni e autoveicoli, tra i quali un’Alfa 164 blindata utilizzata dal personaggio per difendersi dalle minacce ricevute da alcuni narcotrafficanti colombiani.
Giudici: Ventrici elevata caratura criminale
"Personaggio di elevata caratura criminale". Così il collegio della seconda sezione penale del tribunale di Bologna definisce Francesco Ventrici, a cui sono stati confiscati beni per oltre 1,3 milioni. Nel provvedimento dei giudici è ricostruito il "curriculum delinquenziale" di Ventrici, 42 anni, che consente di esprimere nei suoi confronti "un giudizio di pericolosità nei termini richiesti". Già dalla fine degli anni '90, "ma anche in epoca recente, e comunque coincidente con acquisizioni di beni oggetto dell'istanza di confisca - si legge - si è dedicato, con ruoli apicali, ad attività illecite particolarmente lucrose e ha operato investimenti, in particolare di carattere immobiliare, in modo da occultare la riferibilità di essi alla propria persona". La storia di Ventrici "registra fin dal 1995 - epoca in cui egli era poco più che ventenne - denunce plurime per reati contro la P.A. (oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e attesta negli anni successivi - fin dal 1999-2000 - un evidente 'salto qualità' della progressione criminosa con il suo coinvolgimento nel traffico illecito di sostanze stupefacenti, culminato in un primo arresto nel 2004" con un provvedimento del Gip di Catanzaro. Era l'operazione 'Decollo' sull'importazione organizzata di cocaina dal Sudamerica, "in cui emergeva il ruolo di primissimo piano di Ventrici nel sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti nel corso del quale egli aveva contatti diretti con organizzazioni di tipo mafioso (cosca 'Mancuso' di Limbadi) ed esponenti di punta del narcotraffico internazionale". Per la vicenda Ventrici è stato condannato in via definitiva a 12 anni. Risale al 2011 un nuovo arresto per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e reati fine, associazione di tipo mafioso, illecita concorrenza con minaccia o violenza, estorsione, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori. Anche in questo caso, con sentenza non definitiva, è stato condannato a 12 anni, così come non definitiva è la condanna a quattro anni del 26 novembre 2012 per trasferimento fraudolento. E' pendente poi a Bologna un processo per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Legale Ventrici: Faremo appello su confisca
"Il provvedimento di confisca dei beni a Francesco Ventrici sarà impugnato dalla difesa davanti alla Corte di Appello di Bologna". Lo annuncia l'avvocato Fausto Bruzzese, che assiste il 42enne di Vibo Valentia.
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