Lamezia Terme, 6 dicembre - Poco dopo le 22:30 una forte esplosione ha danneggiato il supermercato Eurospar di Lamezia Terme presso il centro commerciale I Pini. La deflagrazione ha provocato ingenti danni all'interno del supermercato ed il crollo del tetto di un magazzino adiacente. Gli artificieri intervenuti sul posto assieme ai carabinieri parlano di una bomba ad alto potenziale (circa 2 kg di esplosivo, considerata l'entità dei danni) collocata più vicino al supermercato che alle altre attività che sono rimaste comunque colpite dall' onda d'urto seguita alla deflagrazione. Oltre all'Eurospar del Gruppo Gatto, infatti, è stata danneggiata una società di noleggio auto e, oltre a quest'ultima, anche il vicino negozio Euronics, il negozio di fiori D'Auria e la galleria d'arte della famiglia Panarello. L'esplosione non ha comunque provocato danni a persone visto anche l'orario dell'esplosione. Date le modalità, gli investigatori non escludono si tratti di un episodio collegato al racket delle estorsioni. Il centro commerciale I Pini si trova all'incrocio tra via del Progresso e tre strade provinciali, di cui una di collegamento con la ss 280. Un'arteria trafficata a qualsiasi ora del giorno e della notte e, proprio per questo motivo, non è escluso che qualcuno abbia potuto assistere a qualcosa così come passare di lì al momento della deflagrazione. I carabinieri sotto la guida del comandante Vincelli hanno avviato le indagini e, probabilmente, si avvarranno dei video ripresi da qualche telecamera presente nell'area commerciale di proprietà della famiglia Panarello. Un atto forte quello compiuto dalla criminalità organizzata questa notte e che riporta all'attenzione la città di Lamezia, già al centro dell'interesse mediatico dopo gli arresti compiuti dalla Dda di Catanzaro lo scorso giugno che hanno decapitato il clan Giampà, attivo proprio nella zona in cui è esploso l'ordigno collocato questa notte. E solo due giorni fa doveva iniziare il processo seguito all'operazione Medusa dello scorso giugno. Davanti al Gup, con rito abbreviato ed a porte chiuse, dovevano infatti sfilare molti imputati così come testimoni eccellenti, tra cui i diversi pentiti del clan, con a capo il padrino Giuseppe Giampà Tutto rinviato, invece, alla prossima settimana, mentre in città, tra arresti e pentiti, si continua ad intimidire imprenditori e distruggere attività produttive con vile prova di esistenza in vita.
Virna Ciriaco
Reazioni
Cgil: "Solidarietà a lavoratori e aziende, 'ndrangheta nega diritto all'esistenza"
"L'ennesimo attentato a Lamezia ha colpito non solo le attività commerciali interessate ma anche, soprattutto, coloro che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. E' terribile, ma questa è l'immagine che meglio rappresenta la presenza della 'ndrangheta nella nostra terra''. Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Cgil di Catanzaro, Giuseppe Valentino. "La mancanza di sviluppo - aggiunge - la negazione dei diritti, il lavoro che viene meno e con esso la speranza di un futuro migliore per sé stessi e per la propria famiglia. La 'ndrangheta vuole negarci il diritto alla vita e all'esistenza stessa nella nostra terra. Siamo vicini ai lavoratori, alle loro famiglie, ai cittadini ed alle aziende colpite".
Sindaco Speranza: "Atti contro la città, il lavoro e lo sviluppo. Occorre ribellarsi"
"Il grave attentato avvenuto questa notte contro l'ennesimo esercizio commerciale della città testimonia la necessità di non abbassare la guardia nella lotta alla criminalità. Siamo vicini alle vittime di questo nuovo atto intimidatorio, gli esercenti e i lavoratori, e ci auguriamo che le forze di polizia facciano presto piena luce assicurando alla giustizia esecutori e mandanti. Condivido a questo proposito la denuncia del segretario provinciale della CGIL Valentino: questi atti sono contro la città, contro il lavoro e contro lo sviluppo e ad essi occorre ribellarsi. Ancora di più non dovrà mancare il sostegno dell'intera città alle iniziative portate avanti dalla Magistratura e dalle Forze di Polizia ed in particolare dal processo che prenderà l'avvio nelle aule giudiziarie nei prossimi giorni".
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