Operazione Perseo: L'Affare della casa di riposo a Nocera Terinese

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Lamezia Terme – Tra le carte dell’Operazione Perseo emergono particolari in merito al coinvolgimento di Pasquale Giampà e Antonio De Vito (già in carcere per l’ estorsione ai danni di Mangiardi, ndr) per quanto riguarda la costruzione della casa di riposo per anziani nel comune di Nocera Terinese. In particolare, nell’ordinanza gli inquirenti annotano come “avvalendosi dell'opera di Giampà Pasquale, il De Vito, titolare delle imprese Ade e Cogedi, ha ottenuto, infatti, per le medesime aziende molteplici lavori oltretutto eseguiti utilizzando materiali scadenti, fatto questo che ha aumentato in maniera esponenziale i profitti conseguiti. Così è stato, infatti, nei lavori relativi alla casa di riposo per anziani di Nocera Terinese in relazione ai quali la DDA ha avviato un procedimento penale che, di fatto, ha determinato la sospensione dei lavori, essendo stata accertata l'esecuzione dell'opera in totale difformità delle leggi vigenti, così è stato anche nei lavori per la realizzazione, in Salerno, di un comprensorio denominato "Conca dei Marini" in relazione ai quali è stato aperto nei confronti di De Vito Antonio un procedimento penale anche per il delitto di cui all'ars 416 bis c.p.”. Inoltre, gli inquirenti aggiungono come “quanto sin qui detto emerge in maniera assolutamente pacifica dal convergente dichiarato anche degli ultimi collaboratori di giustizia i quali, unanimemente, hanno descritto l'indagato come l'imprenditore particolarmente vicino a Giampà Pasquale ‘millelire' e a Bonaddio Vincenzo, che per anni ha permesso a questi ultimi di locupletare ingenti profitti derivanti da operazioni edilizie e anche dalla illecita attività di estrazione di inerti dal letto dei fiumi (c.d. Misto)”.

Di seguito, a supporto di quanto detto, si riporta l’interrogatorio di Battista Cosentino del 16 novembre 2011 in cui si spiegano i suoi rapporti con Pasquale Giampà “Millelire” e gli affari con Antonio De Vito in cui ermege il loro esplicito coinvolgimento nella costruzione della casa di riposo a Nocera Terinese.

“Omissis […] Ma i miei rapporti con Pasquale GIAMPÀ "Millelire" cominciano sin da quando eravamo due ragazzini in quanto ricordo che addirittura lui veniva col padre a portarci a casa il latte di capra insieme alle capre; poi, dopo vari periodi in cui ci siamo persi di vista, vuoi per il periodo militare, vuoi per i rispettivi periodi di detenzione, ci siamo rincontrati di nuovo in maniera più assidua nel 2006, allorquando Pasquale Giampà è entrato di fatto nelle società "Ade costruzione" e 'Cogedi costruzioni" di De Vito Antonio e Pallaria Ilaria che erano società in tutto e per tutto gestite da Pasquale Giampà "Mille lire': omissis...

ADR: “Tramite quelle società e tramite l'abilità di De Vito Antonio anche in quel periodo riuscimmo ad ottenere vari appalti anche pubblici, come quello di Polistena quello di Conca dei Marini, la casa per anziani di Nocera Terinese ed anche un altro lavoro a Mantova". omissis..

ADR: “Per quanto riguarda i lavori presso il comune di Nocera Terinese vi posso dire che all'epoca vi erano rapporti molto stretti tra De Vito Antonio, Pasquale Giampà "mille lire", io stesso e il sindaco di Nocera Terinese di cui non ricordo il nome nel senso che anche in questo caso uscivamo spesso a mangiare insieme in particolare presso una trattoria casereccia che sorge dove vi è il vecchio carcere di Nocera Terinese; anche col sindaco di Nocera Torinese avevamo rapporti relativi agli importi dei lavori e alle somme che dovevano essere corrisposte anche a lui a titolo di tangente; il sistema era quello della lievitazione dei costi degli importi dei lavori per ogni stato di avanzamento, in pratica eravamo partiti con un importo di 150 mila euro e siamo arrivati a più di un milione di euro; ricordo anche che in realtà si trattava di una ristrutturazione di un ospizio per anziani che sorgeva vicino ad un fiume e che il luogo era interessato anche da alcune frane e per questo motivo i lavori richiesero anche delle opere di palificazione che furono comunque effettuate in maniera parziale con l'utilizzo di alcune ruspe che riempivano il terreno con materiale di riporto e senza utilizzo di cemento e ferro e che per tali motivi poi i lavori furono sospesi; ricordo che addirittura per fare questi lavori di tamponamento lavorammo con due grossi escavatori di notte anche grazie all'intervento del sindaco che ci diede la disponibilità di un gruppo elettrogeno per l'illuminazione".

ADR: “I rapporti con il sindaco di Nocera Terinese li intrattenevano direttamente De Vito Antonio e Giampà Pasquale "mille lire"; in quel periodo si recavano lì quasi tutte le mattine come comprovato dal fatto che in quel periodo accumularono numerose multe per eccesso di velocità con autovelox; io stesso ho visto le multe che erano tutte a carico della Mercedes credo targata A[….] e che credo fosse intestata alla Ade Costruzioni".

Gli inquirenti, tra le carte dell’Operazione Perseo, spiegano come “in relazione a tale opere pubbliche le indagini svolte hanno evidenziato il cointeressamento di Giampà Pasquale, quale veto effettivo dominus delle aziende appaltatrici. Ed invero, per quanto concerne l'appalto aggiudicato dal Comune di Nocera Terinese, è emerso che De Vito Antonio e Giampà Pasquale avevano contatti diretti con gli amministratori di quell'ente che allo stato risultano tutti indagati per una serie di fatti illeciti collegati ai lavori pubblici in questione ( procedimento per il quale pende presso la locale a D.D.A il p.p. 2036/07 RGNR (vedi relativa richiesta di rinvio a giudizio presente in copia in atti)”.

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