Autonomia differenziata, la vicepresidente della Camera Ascani a Lamezia: "Occhiuto alzi la voce con Meloni"

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Lamezia Terme - L’onorevole Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati, ha partecipato questa mattina nella sede regionale del Partito Democratico a Lamezia Terme, ad un evento che si colloca all’interno dell’iniziativa nazionale “Filo Diretto”. Titolo dell'incontro "Se il Sud non cresce, l’Italia si ferma”, in riferimento alla battaglia intrapresa da Pd contro il disegno di legge Calderoli sull'Autonomia differenziata. Dopo l'approvazione in Senato il decreto è tornato al vaglio della commissione di Montecitorio, dove Ascani e il Pd annunciano battaglia. "È necessario – ha spiegato Ascani – che si mobiliti non solo il Pd ma tutta la società delle regioni italiane perché non è solo una questione che riguarda il Sud, riguarda tutto il paese. Noi contrapponiamo l’idea di un filo che ricuce i territori fra di loro e anche i palazzi romani con le forze vive delle nostre città, dei nostri circoli, a chi invece vuole spaccare in 20 pezzi l’Italia: questo fa l’autonomia differenziata, assegnando alle Regioni materie come l’istruzione. Se ne parla molto poco, ma se passa questo provvedimento – ha sostenuto la vicepresidente della Camera - la scuola sarà un affare delle singole Regioni, insomma il posto dove nascerai condizionerà anche la qualità della scuola nella quale andrai, le infrastrutture, la qualità degli insegnanti, i loro stipendi e questo naturalmente significherà che sarà impossibile accedere a quell’ascensore sociale che la scuola dovrebbe rappresentare e quindi che non ci sarà più neppure il diritto costituzionalmente garantito allo studio". Sollecitata dai cronisti sugli effetti che potrebbe produrre la delega in materia sanitaria Ascani ha detto: "Abbiamo visto quello che è successo col diritto alla salute e succederà ancora di più perché questo stabilisce l’autonomia differenziata, che la sanità diventi ancora di più una questione parcellizzata e che quindi nascere in alcuni territori significherà avere meno diritto di altri che avere cure di qualità. La Calabria sarà ancora più penalizzata e il presidente Occhiuto lo sa benissimo, da persona intelligente qual è, sa che la Calabria pagherà un prezzo altissimo se l’autonomia differenziata passa. Ma io credo che lo sappiano tutti coloro che portano il nome Italia nel nome del loro partito. Insomma se un partito si riconosce nell’unità nazionale, che è scritta in Costituzione, come può votare l’autonomia differenziata?. Credo – ha rilevato Ascani – che il presidente Occhiuto farebbe bene ad alzare la voce con la sua presidente del Consiglio perché si fermi questo progetto spacca Italia”. Alla conferenza stampa sono intervenuti i consiglieri regionali del Pd Amalia Bruni e Ernesto Alecci, la presidente regionale del partito e vicesindaco di Catanzaro Giusi Iemma, il segretario provinciale del Pd Domenico Giampà e la dirigente Lidia Vescio.

"Una coalizione più ampia possibile anche in Calabria"

Ascani è giunta in Calabria a pochi giorni dal trionfo del centrosinistra alle regionali in Sardegna dove a prevalere è stata un'ampia coalizione a trazione Pd- M5s. "Se vogliamo vincere - ha evidenziato - anche qui è necessaria un’alleanza e mi auguro che si arrivi all’alleanza più larga possibile". "Una vittoria importantissima in Sardegna - ha commentato Ascani. Abbiamo finalmente strappato una regione al centrodestra, non succedeva da 2015, adesso ci prepariamo a fare il bis in Abruzzo il 10 di marzo e a dimostrare che questa destra si può battere, che l’opposizione già oggi è maggioranza nel paese. Giorgia Meloni deve sapere che quel consenso che l’ha portata Palazzo Chigi già non c’è più e che siamo pronti a sostituirla al governo".

"La strada giusta – secondo la vicepresidente – è quella delle alleanze, per cui nessuno può fare da solo, chiaramente con un progetto perché non si sta insieme a prescindere, si sta insieme sui temi, su una visione comune, su un orizzonte condiviso, ma solo insieme si può battere questa destra. La Sardegna l’ha dimostrato ed è il primo passo di un lungo cammino che faremo appunto insieme. Anche in Calabria bisogna insistere, bisogna insistere ovunque possibile perché l’abbiamo visto anche quando abbiamo perso seminando si raccoglie, si raccoglie un’alleanza che non sempre è semplice, perché poi bisogna confrontarsi tema per tema con tutti coloro che esprimono una propria idea. Noi però come Partito Democratico abbiamo la forza di un partito che nasce plurale, che è abituato a discutere al proprio interno e quindi non ha paura di discutere nella coalizione. Chiaramente se vogliamo vincere anche qui è necessaria un’alleanza e mi auguro che si arrivi a un’alleanza più larga possibile".

B. M.

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