Lamezia, Osservatorio Falcone-Borsellino e i “25 anni tra i ragazzi per la legalità”: serve il risveglio delle coscienze

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Lamezia Terme – Un libro scritto a quattro mani, “25 anni tra i ragazzi per la legalità”, che porta con sé l’esperienza consolidata dell’Osservatorio per la legalità Falcone – Borsellino – Scopelliti di Carlo Mellea,  diretto soprattutto alle nuove generazioni. Da qui è bene parta la lotta alla mafia. Come? Attraverso il cambiamento, o risveglio, delle coscienze. Il libro, presentato presso la libreria Mondadori, è scritto da Carlo Mellea, autore dal lungo trascorso nell’attivismo sindacale e politico, e da Giulia Veltri, giornalista, ha visto la partecipazione di Salvatore Curcio, Procuratore Capo della Repubblica di Lamezia Terme, e  della senatrice Doris Lo Moro, figura  carismatica del mondo politico di sinistra, oltre all’autore Carlo Mellea.

Il libro raccoglie immagini e diverse testimonianze di persone illustri che si sono impegnate nella lotta alla criminalità organizzata. “Non mi sento uno scrittore – afferma Mellea, nato ad Olivadi nel ’48 – piuttosto sono un artigiano”. Mellea che, come ricordano gli altri intervenuti, è uomo coerente, ha messo in primo piano la sua passione per la legalità, e al momento opportuno nelle sue manifestazioni ha sempre fatto  un passo indietro per dare parola agli ospiti.

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Ed è convinto, Mellea, che senza l’impegno della società civile, nella lotta alla mafia, non si va vada da nessuna parte. La magistratura, le forze dell’ordine, da sole non sono sufficienti. Dunque, il terreno su cui occorre preventivamente, e in modo massiccio, lavorare è certamente quello delle scuole, dell’educazione alla bellezza, e della cultura alla legalità. In questo, oltre alla pedagogia, e alla didattica, serve dialogo e confronto, ma anche esempio concreto. “Ho visitato 16 scuole – dice il Sindaco Paolo Mascaro presente in libreria – per incontrare l’entusiasmo dei ragazzi, la scuola è il luogo attraverso cui trasmettere valori e principi sani, inoltre – continua – la loro giovane età non deve essere una esimente dal prendere consapevolezza sulla realtà. Le regole si rispettano tutte”.

 All’Osservatorio tutti hanno detto Si. Ha una bella storia di successi. “Carlo è testimone di un impegno che dura 25 anni – così la senatrice Lo Moro – Carlo è la testimonianza di come in modo civico e senza impegni giudiziari si possa reagire in modo testardo”.  La mafia spesso intercorre nelle poltrone politiche, perciò occorre essere onesti  e portare avanti il proprio dovere con ragionevolezza. A questo proposito la senatrice afferma “Sono grata a molti per il mio percorso in politica finora, ma sono anche felice delle mie scelte, delle scissioni create al momento più opportuno”.  Nel processo di cambiamento delle coscienze, si inserisce anche il lavoro silenzioso e diligente, di chi opera nella magistratura e segna un pezzo di storia. “Il merito di Carlo è aver aperto il velo di conoscenza del fenomeno mafioso ai ragazzi – afferma Salvatore Curcio, Procuratore Capo della Repubblica di Lamezia Terme – è molto importante agire in tal senso, poiché l’attività repressiva non è risolutiva del problema, a preoccuparmi – conclude – sono le soglie bassissime di età delle nuove leve nei processi per mafia”.  Un tema, quello affrontato dagli autori, che deve continuare a trovare la forza di esistere e in più forme . Al di là di retoriche, e di ciò che può offrire l’associazionismo antimafia a volte fittizio, occorre rivolgersi ai giovani con nuovi linguaggi.

V.D.

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