Lamezia, tentato omicidio su corso Numistrano: i due arrestati rispondono al gip. Indagini anche sull'uccisione di piazza Borelli

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Lamezia Terme - Hanno risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, fornendo ognuno la propria versione dei fatti. Si è tenuto stamattina al tribunale di Lamezia Terme l'interrogatorio di garanzia di Franco Trovato, 23 anni, e Antonio Masi 25 anni - difesi rispettivamente dai legali Francesco Gambardella e Domenico Ruscio - finiti in carcere con l'accusa di aver tentato di uccidere un'altra persona investendolo con l'auto, dopo uno scontro verbale avvenuto qualche ora prima su corso Numistrano. Trovato davanti al magistrato ha ammesso l'addebito mosso nei suoi confronti e ha presentato un'offerta reale di risarcimento del danno. Masi, invece, affiancato dall'avvocato Ruscio ha negato ogni responsabilità a suo carico su quanto avvenuto nella notte del 30 marzo nel pieno centro di Lamezia.

Secondo le ricostruzioni effettuate dalla polizia e dalla procura di Lamezia, Trovato e Masi nella notte del 30 marzo dopo uno scontro verbale avvenuto su corso Numistrano, vicino ad alcuni locali della movida, sarebbero responsabili del ferimento di un altro uomo, investito con l'auto e che nonostante diverse ferite alle gambe è riuscito a mettersi in salvo anche grazie all'intervento di alcuni passanti. Non è ancora chiara l'origine del diverbio, tra le ipotesi gli inquirenti che hanno effettuato le indagini non escludono che possa esserci l'omicidio avvenuto a piazza Borelli il 7 marzo 2022, quando fu ucciso Luigi Trovato padre del giovane Franco Trovato, il quale quel giorno del 2022 si trovava a bordo dell'auto insieme al padre e ha assistito all'uccisione del genitore.

Nell'ordinanza con la quale il gip di Lamezia ha disposto l'arresto per il presunto tentato omicidio dei giorni scorsi, infatti, si fa esplicito riferimento ad un eventuale diverbio fra le persone coinvolte nella rissa e che potrebbe aver avuto origine nel delitto di qualche anno fa. Nell'ordinanza si afferma, infatti, che non è stato possibile "accertare i reali motivi di tale rissa, non potendosi, però escludere che abbia trovato origine nell’uccisione di Trovato Luigi, padre di Franco Trovato". I due presunti responsabili dell'omicidio – Claudio Paola e Antonio Monteleone, che si costituirono nel comando dei carabinieri dopo l'accaduto – sono stati condannati in abbreviato a 18 anni e 8 mesi di reclusione e a 12 anni e 4 mesi. Certo è che, dopo i fatti della notte del 30 marzo, sono partite le indagini grazie anche alle immagini delle telecamere che hanno consentito di raccogliere una serie di elementi su come fossero andati i fatti, dal momento che inizialmente la segnalazione giunta in centrale denunciava un incidente stradale e soltanto dopo le diverse fasi della notte concitata in centro hanno portato gli investigatori su una pista completamente diversa.

G.V.

 

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